Continua la lieve salita dei casi Covid in Italia. Sono 2.052 i contagi registrati nella settimana 28 agosto – 3 settembre, ed erano 1.391 nella settimana precedente; i decessi scendono da 10 a 8. Lo rileva l’ultimo report settimanale del ministero della Salute.

Le regioni con più casi sono: Lombardia (532), Campania (319) e Emilia Romagna (254), mentre Marche e Abruzzo hanno segnalato zero casi. I dati preliminari relativi al mese di agosto 2025, «evidenziano la co-circolazione di differenti sotto-varianti di JN.1 attenzionate a livello internazionale, con una predominanza di sequenziamenti attribuibili a XFG (ovvero Status, ndr)», conclude il monitoraggio.

APPROFONDIMENTI

Aumentano i ricoveri: c’è da preoccuparsi?

«I ricoveri di persone positive al Covid nel nostro ospedale non sono mai mancati durante questi mesi, parliamo di pazienti particolari con comorbidità o immunocompromessi, quest’ultimi i soggetti oggi più a rischio. Per gli altri che contraggono il Sars-CoV-2 la malattia non è particolarmente impegnativa. Quindi non credo che in autunno ci attendano difficoltà nella gestione della malattia, se non qualche lieve picco della fluttuazione dell’incidenza. Ci sarà la circolazione del Covid insieme all’influenza come già avvenuto lo scorso anno insieme poi ad altri virus respiratori come l’Rsv». Così all’Adnkronos Salute Fabrizio Maggi, direttore dipartimento di epidemiologia e direttore Uoc Virologia e Laboratori di Biosicurezza dell’Inmi Spallanzani di Roma.

«Se osserviamo i dati estivi notiamo che una certa quantità di positivi c’è sempre stata, non abbiamo di fronte un ‘nuovo’ virus ma stiamo vivendo una sua costante evoluzione con tante varianti registrate – prosegue Maggi – È un percorso unico nella storia della Medicina perché mai si è avuta la possibilità di studiare l’arrivo e la trasformazione di un nuovo patogeno come stiamo facendo negli ultimi 5 anni. In questi mesi la variante protagonista è Xfg, ribattezzata ‘Stratus’, l’evoluzione di altre già passate. Per cui non credo che dovremmo preoccuparci, io ho sempre detto che l’evozione del Sars-CoV-2 è sempre di più verso un virus ‘tranquillo’ in grado di adattarsi alla popolazione. Questo per tanti motivi, compreso il fatto che l’immunità della vaccinazione e della reinfezione con il tempo non sono più quelle iniziali».

La campagna vaccinale autunnale

Un mese per preparare la campagna vaccinale autunnale antinfluenzale e anti-Covid, con i dati 2024 che segnalano per la seconda dati molto bassi. Cosa consiglia? «C’è stata effettivamente una riduzione dell’ attenzione all’immunizzazione per Sars-Cov-2, ma è chiaro – conclude – che gli anziani e i fragili dovrebbero fare il richiamo del vaccino, soprattutto chi soffre di altre malattie».

La variante Stratus: cos’è e i sintomii

«La variante che oggi va per maggiore, siamo già oltre il 50% di presenza nei contagi, è XFG o ‘Stratus’, arrivata dagli Usa – frutto della ricombinazione di altre mutazioni e oggi dominante anche da noi». A fare il punto per l’Adnkronos Salute è Mauro Pistello, direttore dell’Unità di virologia dell’Azienda ospedaliera universitaria di Pisa è tra i fondatori della rete di sequenziamento dell’Istituto superiore di sanità (Iss) che monitora le varianti Covid in Italia. «Nei positivi al Covid stanno tornando i ‘vecchi’ sintomi che abbiamo conosciuto nella prima fase della pandemia – prosegue Pistello -. Molti lamentano la mancanza improvvisa dell’olfatto e del gusto, questo perché molto probabilmente l’ingresso del virus predilige queste sedi che vengono – momentaneamente – compromesse e non trasmettono lo stimolo percepito al cervello. Rimangono poi la febbre, anche alta, e i sintomi respiratori che conosciamo».