In una giornata di fine estate, ecco che Annalisa e Marco Mengoni regalano ai fan un brano nuovo di zecca. Piazza San Marco, dedicata all’omonimo luogo simbolo di Venezia, segna un momento importante per la carriera di entrambi, alla prima collaborazione ufficiale.

Annalisa e Mengoni sono due voci tra le più belle della loro generazione ed era inevitabile la calda accoglienza da parte del pubblico. Il progetto era atteso da mesi, in verità. Le prime voci su un possibile featuring tra i due artisti avevano cominciato a circolare già ad agosto, quando erano stati avvistati insieme a Venezia. Scatti e video rubati nel corso delle riprese del videoclip hanno fatto il resto, alimentando l’attesa fino all’annuncio ufficiale.

Il testo di Piazza San Marco

È evidente che Annalisa e Marco Mengoni abbiano deciso di puntare sui sentimenti, con una ballad intensa e a tratti cupa, capace di entrare nella testa al primo ascolto.

Qui il testo completo:

Vento da est e freddo veramente
Ma dove finisce quello che non finisce
Mentre restiamo in coda?
Chiedere a te non è servito a niente
Chi vuol capire capisce, sì
Ti ho visto salutare una ragazza bionda

Quante lacrime nell’acqua tonica?
E sembrava di bere il mare
Ma quanto parli? Mollami
Che è solo venerdì
A-A-Amico cercasi
Devi sapere che

Per piacerti di più ti ho mentito
Caramelle mischiate all’arsenico
E scaldarsi al fuoco di un accendino rubato
Oddio, che ansia, però
Piazza San Marco era bella da far schifo
Se penso a tutte le ragazze che hai preso per mano su un molo
Nello stesso identico modo
Ma la notte finisce quando chiamano la polizia
E la tua mano è ancora nella mia

Dieci alle tre, però c’è ancora gente
Ti passa, ma non finisce qui
Chissà dove sarà quella ragazza bionda
Quante lacrime nell’acqua tonica
Fortuna ci piace il sale

Ma quanto parli? Mollami
Che è ancora venerdì
E noi che siamo sempre qui
Devi sapere che

Per piacergli di più gli hai mentito
Caramelle mischiate all’arsenico
E scaldarsi al fuoco di un accendino rubato
Oddio, che ansia, però
Piazza San Marco era bella da far schifo
Se pensi a tutte le ragazze che ha preso per mano su un molo
Nello stesso identico modo
Ma la notte finisce e rimaniamo solamente noi

Soli noi, soli noi
Soli noi, soli noi
Soli noi, soli noi
Soli noi, soli noi
Soli noi, soli noi, soli noi
Soli noi, soli noi, soli noi

Il testo è stato scritto a più mani dagli stessi cantanti, insieme ad Alessandro Raina e Davide Simonetta, ed è stato pensato come un dialogo tra due anime che si confessano paure e insicurezze.

Il significato della canzone

Piazza San Marco esplora le fragilità dell’animo umano e la paura, spesso taciuta, di perdere una persona amata. Non il classico duetto d’amore, ma un botta e risposta a tratti tumultuoso, dove la celebre piazza di Venezia diventa una sorta di rifugio, uno spazio sicuro in cui affrontare a viso aperto le tensioni della relazione. E Venezia non è un semplice “sfondo”, ma partecipa a questa narrazione diventando la cornice opulenta e magnifica di quello che a tutti gli effetti è un conflitto interiore.

Venezia protagonista del videoclip

Certamente non è un caso che brano e videoclip siano usciti proprio in concomitanza del Festival del Cinema di Venezia. Una bella strategia di lancio, che non impoverisce il senso più ampio della canzone e del luogo che è stato scelto per questo dialogo tra Annalisa e Marco Mengoni.

Il videoclip è diretto da Nicolò Bassetto e prodotto da Borotalco.tv ed è un suggestivo viaggio in una Venezia notturna, quasi dark, creando così l’atmosfera perfetta per mettere in scena le parole intime e profonde del testo. I due artisti si rincorrono in un tortuoso percorso tra alcune delle location più emblematiche della città, non solo piazza San Marco ma anche i moli e i ponti, il maestoso Palazzo Ducale e la scalinata del Bovolo.