«L’abbiamo portata a casa. Questo è l’importante». Alessia Orro dice che ci metterà un po’ a realizzare di essere campionessa del mondo. Confessa ai microfoni della Rai che ci ha messo tempo, l’anno scorso, a rendersi conto di essere campionessa olimpica. Si può dare un pizzicotto e crederci. Paola Egonu, Alessia Orro, Myriam Sylla, Anna Danesi, Sarah Fahr, Monica De Gennaro e tutte le azzurre di Julio Velasco hanno vinto il mondiale in questa spedizione in Thailandia, il secondo della pallavolo femminile italiana.
Sono passati 35 anni dal primo mondiale vinto da quella che chiamiamo generazioni di fenomeni della pallavolo maschile. La definizione viene dal titolo di una canzone che a un certo punto dice: «Magari hai pure un cuore ma devi stare attenta a non mostrarlo mai». E invece è il cuore a fare la differenza in questa generazione di fenomeni al femminile.
Le ragazze guidate oggi, come allora erano gli uomini, da Julio Velasco hanno battuto il Brasile, per la prima volta ai mondiali, in semifinale mettendoci tutto il cuore che si poteva schierare in campo. Il secondo mondiale è arrivato battendo in finale la Turchia, campione d’Europa in carica, un mondiale vinto in Thailandia, 23 anni dopo il primo a Berlino. La squadra turca, guidata da Daniele Santarelli, marito di Moki del Gennaro, è stata battuta 3-2 (25-23, 13-25, 26-24, 19-25, 15-8).
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