Lacrime, dolore e incredulità. Si chiamavano Laerte Gauli, 20 anni, di Luisago, e Fabio Crescitelli, 17 anni, di Oltrona San Mamette, i due giovani che hanno perso la vita nel terribile incidente in moto avvenuto nella notte in via Mantero, a Grandate, la strada che corre parallela all’autostrada A9 poco prima della barriera.
Il dolore degli amici e dei familiari
Un incessante via vai di amici ha segnato la notte e la mattina successiva. Prima all’ospedale, poi direttamente sul luogo dello schianto, in tanti si sono fermati per un saluto silenzioso, una preghiera, un fiore. La notizia si è diffusa in fretta, scatenando un tam tam di messaggi e telefonate. Tra i presenti, visi segnati dalle lacrime e dal dolore, in una comunità che si stringe attorno alle famiglie dei due ragazzi.
La dinamica ancora da chiarire
La tragedia si è consumata poco prima di mezzanotte, in un tratto di via Mantero che porta alla zona industriale di Grandate, sede di grandi aziende di logistica e manifattura.
Sul posto sono intervenuti in forze carabinieri, vigili del fuoco, ambulanze, automedica e anche l’elisoccorso, ma per Laerte e Fabio non c’è stato nulla da fare. Entrambi sono stati trovati a terra, vicini alle loro moto, già in arresto cardiaco. I sanitari del 118 hanno tentato disperatamente le manovre di rianimazione, ma le ferite riportate erano troppo gravi.
L’impatto e le indagini
Dai segni sull’asfalto sembra emergere l’ipotesi di un impatto frontale tra i due mezzi, descritto come devastante e violentissimo. Ma i carabinieri mantengono la massima cautela: nessuna ricostruzione affrettata.
Il cordoglio e l’attesa
In attesa che le indagini facciano chiarezza sulla dinamica dello schianto, resta il vuoto lasciato da due giovani vite spezzate troppo presto. Il cordoglio corre veloce non solo a Grandate, Luisago e Oltrona San Mamette, ma in tutta la provincia di Como, che oggi si stringe attorno alle famiglie Gauli e Crescitelli.
Il ricordo di Laerte e Fabio rimarrà vivo negli amici, nei compagni e in chiunque li abbia incrociati nel proprio cammino. La strada di via Mantero, oggi segnata da fiori e silenzi, resta il simbolo di una tragedia che ha colpito tutti, e che ricorda quanto la vita sia fragile.