Mercoledì 3 settembre, all’auditorium delle mura federiciane del plesso scolastico di Santa Maria di Gesù è stato presentato il secondo romanzo di Vincenzo Savoca (nella foto) ex tecnico Eni, originario di Catania, una vita trascorsa a Gela, con il pallino per la scrittura.


Il romanzo dal titolo “L’inutile”, è ambientato tra gli anni ’50-‘60 della Gela che fu e racconta le vicissitudini di un giovane, dalla sua ascesa sociale al declino, a partire dalla relazione clandestina che intrattiene con l’avvenente figlia del proprietario del ristorante dove lavora come lavapiatti, molto più grande di lui, alla creazione di una attività imprenditoriale che dopo un lungo periodo di prosperità, lo porterà al fallimento economico. Nel romanzo si fa riferimento anche alla mafia, in relazione al personaggio del marito della donna, un carabiniere che aveva testimoniato contro il figlio di un mafioso, costringendolo a girovagare per tutta l’Italia per la sua incolumità.

A chiacchierare con l’autore la giornalista e docente gelese Liliana Blanco, che ha fatto riferimento alla storia della letteratura italiana sull’evoluzione della figura femminile, citando anche autrici di un certo livello del 1900, Matilde Serao e Simone de Beauvoir. 

L’autore ha sottolineato di aver ambientato la trama del romanzo nella società gelese tra gli anni ‘50 e ‘60 con un pizzico di nostalgia per una Gela diversa che ha imparato ad amare e a sentire come la propria città.