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Al Tonight Show di Jimmy Fallon, in una puntata con Jessica Chastain e Paul Mescal, martedì scorso c’era un’altra attrice, italiana, che fino a qualche anno fa in pochi avrebbero immaginato ospite in uno dei più popolari programmi serali statunitensi. È una cosa che in generale non capita spesso, a persone italiane. Tra l’altro non era il primo a cui lei partecipava: nel 2022 Sabrina Impacciatore era stata da Jimmy Kimmel a parlare del suo ruolo nella serie The White Lotus, quello con cui ha svoltato nella televisione statunitense.
Stavolta da Fallon Impacciatore ha parlato del suo ruolo da coprotagonista nella nuova serie comica The Paper, uscita negli Stati Uniti su Peacock, il servizio di streaming di NBC (in Italia non si sa ancora dove né quando sarà visibile). È prodotta da Greg Daniels e tratta dall’altra sua serie più famosa, The Office, una tra le più amate e citate degli anni Duemila. Impacciatore interpreta il ruolo di Esmeralda Grand, caporedattrice di un quotidiano in crisi che cerca di risollevarsi in modi più o meno spericolati.
Mostrando una discreta familiarità con questo tipo di interviste, Impacciatore ha raccontato anche un suo lapsus recente mentre lavorava con Jason Momoa sul set di In the Hand of Dante, diretto da Julian Schnabel e presentato in questi giorni alla mostra del cinema di Venezia. È un film d’autore, in cui lei ha una piccola parte in un cast che comprende, oltre al protagonista Oscar Isaac, attori e attrici come Gerard Butler, Gal Gadot, John Malkovich e Al Pacino.
Quello di Impacciatore, che è nata a Roma e ha 57 anni, è un caso abbastanza singolare di attrice italiana in attività che negli Stati Uniti riceve apprezzamenti e ottiene successo e notorietà nella seconda parte della sua carriera, e su scala molto diversa rispetto a quanto le fosse successo prima in Italia. C’entra soprattutto il grandissimo successo di The White Lotus, la serie di Mike White per HBO, in cui lei interpreta un personaggio molto riuscito della seconda stagione: Valentina, la direttrice italiana del resort a Taormina in cui è ambientata la storia.
Fu un’interpretazione che orientò anche i suoi successivi coinvolgimenti in produzioni statunitensi, in cui non solo il suo stile di recitazione ma anche il suo essere italiana, e con un forte accento, è stato un fattore influente. In G20, un recente (trascurabile) film d’azione co-prodotto da Amazon, fa la parte della direttrice italiana del Fondo Monetario Internazionale. E per il casting di The Paper, come ha raccontato di recente in un podcast, il suo accento italiano è stato inizialmente un ostacolo e poi una delle ragioni per cui è stata presa.
Anche per questo motivo il successo di Impacciatore è di un tipo diverso da quello di altre attrici e attori italiani, come Matilda De Angelis o Pierfrancesco Favino, che lavorano a volte in produzioni internazionali ma ai quali non è capitato che un personaggio venga trasformato in italiano per poter prendere loro ad interpretarlo né vengono usati nella promozione americana con ospitate televisive o interviste. Con Favino e diversi altri di quella generazione, tra le altre cose, Impacciatore aveva recitato nel 2001 in uno dei suoi primi film, L’ultimo bacio, che ebbe un grande successo in Italia.
All’epoca era già un volto conosciuto al pubblico televisivo, abituato a vederla in popolari programmi di intrattenimento e serie tv degli anni Novanta, tra cui Disokkupati, Macao, Ciro, il figlio di Target e, prima ancora, Non è la Rai. Fu proprio una di quelle imitazioni a procurarle la chiamata di Muccino per il casting del film, raccontò lei in un’intervista a Vogue nel 2022.
Con Muccino lavorò ancora nel 2010, in Baciami ancora, in cui interpreta lo stesso personaggio del film precedente, e nel 2018, in A casa tutti bene, di cui scrisse anche parte della sceneggiatura. Nel frattempo era diventata un’attrice italiana affermata, coinvolta in film di vario genere e abituata a lavorare con registi diversi tra loro: Ettore Scola per Concorrenza sleale, Paolo Virzì per N (Io e Napoleone), Wilma Labate per Signorina Effe e Giorgia Farina per Amiche da morire, tra gli altri. E aveva anche preso parte a una grande produzione statunitense: un piccolo ruolo nel film di Mel Gibson del 2004 La passione di Cristo.
Niente di quanto fatto da Impacciatore è stato però influente sulla sua carriera quanto lavorare con White in The White Lotus, spesso descritta da lei stessa come la serie che le ha cambiato la vita. Parte della sua esuberanza e spontaneità sul set diventò peraltro un aspetto centrale e molto apprezzato del suo personaggio. A un certo punto, in una scena in cui il personaggio interpretato da Jennifer Coolidge indossa un eccentrico abito rosa e dice alla direttrice Valentina «indovina chi sono», Impacciatore risponde «Peppa Pig». Non era sulla sceneggiatura, ma finì lo stesso nella serie.
«Tutto il set si è fermato, poi Jennifer è scoppiata a ridere», raccontò Impacciatore a Hollywood Reporter. E parlando della sua carriera e del successo ottenuto grazie alla serie, aggiunse: «ho superato innumerevoli sfide e mi sono trovata di fronte a molte porte chiuse, ho sofferto per molte delusioni. Ora che ho questa possibilità, voglio sfruttarla al meglio. E ho intenzione di godermela».