La Lone Star Le Mans è ricominciata dietro alla Safety Car dopo l’interruzione al 59′ per condizioni meteo proibitive e, con il cronometro ancora attivo, quando ci si avviava verso il termine della seconda ora la Direzione Gara del FIA World Endurance Championship ha deciso di lasciare pista libera a tutti.
L’ordine di partenza è stato ristabilito sotto dettato, dopo che le posizioni si erano rimescolate in precedenza per una incomprensione dovuta al cambio di Safety Car e le Ferrari #83 e #51 sono tornate davanti, seguite dalla Porsche-Penske #6.
Il Direttore di Gara, Eduardo Freitas, ha motivato in una dichiarazione ufficiale quanto accaduto: “Oggi abbiamo avuto condizioni molto difficili, quindi siamo partiti dietro la Safety Car e verso il 17° giro, come controllo di routine, le abbiamo chiesto come fosse messa con il carburante”.
“Per i nostri standard, era a corto, quindi abbiamo fatto qualcosa che fa parte delle nostre procedure e abbiamo sostituito la Safety Car principale con la seconda, in modo da poter iniziare la gara in qualsiasi momento”.
“Abbiamo mandato in pista la seconda Safety Car e quella principale è rientrata ai box. Una volta effettuato il rifornimento, abbiamo informato la seconda Safety Car che avremmo effettuato il cambio come fatto la prima volta, ma sfortunatamente, nelle comunicazioni, la seconda Safety Car ha capito che doveva rientrare ai box”.
“Questo ha creato una situazione complessa, perché il messaggio che la Safety Car sarebbe rientrata non è stato comunicato via radio ai team e, data la scarsa visibilità, le vetture dietro non l’hanno visto. Pertanto, all’uscita dai box, ci siamo ritrovati con le vetture fuori posizione”.
“Per risolvere il problema, abbiamo esposto la bandiera rossa in modo da poter rivedere la posizione delle vetture dove si trovavano prima dell’episodio e poi ripartire con l’ordine di partenza corretto”.
Ancora tracciato piuttosto bagnato e nuvoloni d’acqua sollevati copiosamente in diversi punti, ma la nuova neutralizzazione non ha tardato ad arrivare: al giro 24 l’acquaplaning nel serpentone del primo settore ha tradito assieme Frédéric Makowiecki e Tom Gamble, che stavano combattendo per riagguantare la Top10.
Mentre il britannico della Aston Martin #007 ha piroettato rovinando solamente l’ala posteriore, peggio è andata al francese della Alpine #36, uscita parecchio malconcia dall’impatto con le barriere, che dovendo essere riparate hanno costretto la Safety Car a tornare in azione.
Sia la Valkyrie che la A424 sono ripartite e la LMDh francese ha effettuato la sosta ai box per le riparazioni, per poi riaccodarsi al gruppo. Anche la Aston ha smarcato la sosta poco dopo, così come le Cadillac-Jota, la Peugeot #93, la BMW #15 andando quindi fuori sequenza.
La ripartenza è avvenuta al giro 30, quando ormai la terza ora era iniziata da 15′. Davanti, James Calado ha cominciato a farsi minaccioso nei confronti di un Phil Hanson apparso sempre più in difficoltà nel tenere in pista la sua 499P Giallo Modena, dunque a metà della terza ora la Rossa #51 è passata al comando, cominciando a prendere il largo.
Intanto Kévin Estre ha consolidato la terza posizione con la Porsche-Penske #6 guadagnando secondi preziosi sulla Ferrari #50 di Nicklas Nielsen, ampiamente davanti alle Porsche di Nico Varrone (Proton Competition #99) e Julien Andlauer (Penske #5), fino a quando l’argentino non è finito in testacoda e restando bloccato in ghiaia, perdendo tempo e posizioni, e provocando la Virtual Safety Car e il rientro della Safety Car a seguire.
L’occasione è stata ghiotta per effettuare la sosta, ma la Ferrari #83 è arrivata fuori posizione nella sua piazzola, avendo davanti la #51 e una 296 LMGT3 dietro, quindi è stata messa sui carrellini e spostata a mano dai meccanici di AF Corse, perdendo una marea di tempo e scendendo quinta.
A metà gara, quindi, tra le HYPERCAR, davanti c’è sempre la 499P #51 passata in mano ad Antonio Giovinazzi, seguito dalla Porsche-Penske #6 di Matt Campbell e Antonio Fuoco sulla Ferrari #50.
La Porsche-Penske #5 sale quarta, quinta come detto la Ferrari #83, risale al sesto posto la Cadillac-Jota #38 tirandosi dietro la Peugeot #94, con Toyota #7, Alpine #35 e Aston Martin #009 a completare la Top10.
L’elenco prosegue con Toyota #8, Cadillac-Jota #12, Peugeot #93 (che ha anche dovuto scontare un Drive Through per essere uscita dai box con il semaforo rosso), Aston #007, BMW #15, Alpine #36 e Porsche-Proton #99.
In Classe LMGT3 sorpassi e battaglie a non finire che hanno riportato al comando la Ford Mustang #77 della Proton Competition, inseguita ora dalla Porsche-Iron Dames #85 e Valentino Rossi, salito a bordo della BMW-WRT #46 (sanzionata con 5″ per infrazione al pit-stop).
Grande rimonta di Riccardo Pera che ha preso in mano la Porsche-Manthey #92, ora quarto avendo superato le McLaren-United Autosports e la Mercedes-Iron Lynx #60.
In Top10 ci sono anche la Aston Martin-Heart of Racing #27, la Mustang #88 e la BMW-WRT #31.
FIA WEC – Lone Star Le Mans: Classifica LIVE
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