C’è stato un tempo in cui, per avere il proprio ritratto, non bastava uno scatto dello smartphone e solo chi era veramente potente poteva concedersi il lusso, e l’onore, di perpetuare nei secoli il proprio volto. Ne è una testimonianza formidabile la galleria di ritratti dei marchesi Scarampi di Camino, eseguita nel corso del Settecento dall’artista casalese Pietro Francesco Guala (1698–1757). Una selezione di queste opere è esposta da ieri, 6 settembre, al Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi di Casale.
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Una galleria di ritratti
La mostra «Pietro Francesco Guala, ritrattista e pittore tra sacro e profano. Dai ritratti dei marchesi Scarampi di Camino alle opere del Museo Civico di Casale Monferrato» presenta 15 dei 23 ritratti del prezioso ciclo, scampato alla dispersione, attribuito al Ministero della Cultura, e infine restaurato grazie a un complesso intervento di recupero.
Uno dei ritratti dei marchesi di Camino realizzati da Guala
Il corpus, raffigurante i membri della famiglia tra il XIV e il XVIII secolo, fu commissionato probabilmente dal marchese Paolo a partire dal 1738, e realizzato da Guala per il salone del castello di Camino.
Questo nucleo di opere trova ideale collocazione accanto a quelle già conservate nella Pinacoteca casalese – dodici dipinti, tra cui capolavori come «Il Giudizio di Salomone» e «Giuditta con il capo di Oloferne» – e alla tela «Marte e Minerva», che il museo ha in deposito per l’occasione. Presente anche una selezione di immagini di inizio Novecento del castello di Camino, realizzate dal sindaco-fotografo Francesco Negri, messe a confronto con quelli di oggi del fotografo Giorgio Olivero.
Uno dei ritratti del ciclo Scarampi dipinto da Guala
Visite in città
L’esposizione esce inoltre dal museo per proseguire idealmente tra le chiese e i palazzi che conservano opere di Guala.
Per scoprirle sono previste visite guidate, la prima in programma oggi, le successive nelle domeniche 21 settembre, 5 e 19 ottobre, 16 e 30 novembre e 7 dicembre, tutte con partenza dal Museo alle 15,30 (info allo 0142–444249).
La mostra è organizzata da Comune con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo ed è finanziata dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.
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Presto il rientro a Camino
«È un momento di riconoscimento del legame profondo che Pietro Francesco Guala ha con la nostra città» dice il sindaco Emanuele Capra.
«La Soprintendenza – aggiunge la soprintendente Lisa Accurti – ha promosso con forza questa rilevante iniziativa di valorizzazione culturale, come ultima tappa del percorso virtuoso intrapreso con il recupero allo Stato dei ritratti Scarampi e consapevole dell’opportunità unica di offrire alla pubblica fruizione i dipinti ritrovati: dipinti che saranno destinati presto a rientrare nella loro storica dimora a Camino».
E prosegue: «La valenza del progetto si amplifica grazie alla possibilità, offerta dal Comune e dal museo, di contestualizzare i ritratti di Guala non solo in riferimento alla più ampia parabola artistica dell’autore, ma soprattutto posizionandoli entro quell’antica e felice stagione culturale casalese che costituì, per il pittore, terreno ideale per lo sviluppo della sua più rappresentativa produzione».
Il percorso, che è compreso nel prezzo del biglietto di accesso ordinario, sarà visitabile fino al 6 gennaio giovedì dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 16,30, venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 1030 alle 13 e dalle 15 alle 18.30.
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