di
Marco Vigarani

Il pilota di Casalecchio dopo un inizio di stagione inaspettato aveva perso il sorriso per le ultime gare soprattutto per le brutte performance in qualifica. La Mercedes ha fiducia in lui: «Deve crescere anche commettendo errori»

Monza regala un timido sorriso ad Andrea Kimi Antonelli, il pilota bolognese della Mercedes che ha chiuso al nono posto il Gran premio d’Italia. Con questo risultato scrive il suo nome nell’albo d’oro come il più giovane italiano di sempre a entrare in zona punti con i suoi 19 anni e 13 giorni, riportando un pilota tricolore fra i migliori dieci a sei anni da Antonio Giovinazzi.

Il Gran premio di Monza di Andrea Kimi Antonelli

In realtà Antonelli avrebbe anche potuto fare di più visto che scattava dal sesto posto in griglia e nel finale era ottavo ma si è beccato una penalizzazione per manovre irregolari. Sono comunque due punti che fanno più morale che classifica in questa annata di debutto che si sta rivelando più difficile del previsto. O meglio che si è complicata dopo un avvio ben superiore alle aspettative.



















































Una prima stagione in F1 con alti e bassi

Quarto al primo gran premio e a punti in cinque delle prime sei gare: sembravano segnali di un miracolo. Poi però è arrivata Imola, la prima vera sovraesposizione mediatica in un weekend in cui tutti si sono impegnati per ottenere un pezzo di Kimi e probabilmente il giovane piota non è stato adeguatamente protetto dal suo team, finendo per pensare tanto al contorno e poco alla gara. Da quel momento sono iniziate le difficoltà, interrotte solo dalla gioia del primo podio in Canada. Si sperava che tutti avessero capito la lezione ma a Monza è andato in scena il bis. 

I bagni di folla nelle gare in Italia: il precedente di Imola

Bagni di folla, momenti promozionali, uno stand interamente dedicato in fan zone (unico pilota ad averlo) e interviste a raffica sugli argomenti più disparati. Ignorando il carico emotivo che il circuito di Monza avrebbe inevitabilmente portato su Kimi che un anno fa su quell’asfalto ha vissuto il suo breve debutto in F1 con un’uscita di pista dopo poche curve nelle prove.

Appena torna in Italia insomma Antonelli viene preso di mira e travolto da mille distrazioni, proprio per colpa dei connazionali che dovrebbero averne più di tutti a cuore la crescita. Lui ha comunque reagito meglio rispetto a Imola, dopo un errore nelle libere ha finalmente riscattato una serie di qualifiche negative e in pista non ha portato scorie dell’incidente della settimana prima con Leclerc.

«Le qualifiche sono il mio tallone d’Achille»

Queste le sue considerazioni al termine della gara: «Al via ho pattinato molto e perso alcune posizioni, da lì ho dovuto rincorrere ma con la mescola media il passo non era male. Ho fatto più fatica con la dura. Sono comunque contento del mio weekend, ne esco rafforzato. Il momento migliore è stato la qualifica che ultimamente era stato il mio tallone d’Achille. Ora andiamo a Baku per fare meglio». 

La Mercedes ha fiducia in lui

Anche Toto Wolff, team principal Mercedes, pur ammettendo il periodo non brillante del bolognese, ha rinnovato la sua fiducia in lui: «Abbiamo puntato su di lui con grande entusiasmo ma sapevamo che ci sarebbero state gare in cui strapparsi i capelli ed è quello che è successo. Penso che la cosa più importante sia lasciarlo crescere anche commettendo degli errori».


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8 settembre 2025