Il sogno è finito, non vi saranno più red carpet, sbarchi in laguna e premiere attesissime a intrattenerci in queste lunghe serate di fine estate. Cala il sipario sul Festival del Cinema di Venezia 2025. Sabato 6 settembre si è tenuta la serata conclusiva, quella delle premiazioni e del red carpet finale. Una sfilata – finalmente! – diversa dalle precedenti. Non così tanto nero e parecchie sorprese. I voti ai look più belli e quelli che, al contrario, proprio non hanno funzionato… secondo il nostro scanzonato giudizio.
Emanuela Fanelli impara in fretta. Voto: 8
La conduttrice del Festival di Venezia 2025 veste Armani, e il suo look si trasforma in un omaggio al grande stilista da poco venuto a mancare. Emanuela Fanelli non era avvezza ai red carpet, ma gli sono bastate un paio di settimane per imparare a conquistarli. Il look della serata conclusiva lascia con la bocca aperta. Non il classico abito da sera, ma un completo che, pur restando a dir poco elegante, mostra tutta la vivacità e l’irriverenza dell’attrice.
La lunga gonna nera è ricamata in oro e coperta da luminose frange da gitana. Sopra un top che è esempio lampante della capacità sartoriale di casa Armani e che, sorpresa sorpresa, lascia la schiena sensualmente scoperta. Capelli e make-up sono semplicissimi, e da questo punto di vista si sarebbe potuto osare un po’ di più. Impeccabile anche il secondo look, scelto da Fanelli per la cerimonia conclusiva. Decisamente più classico ma luminoso l’abito bianco ricoperto di cristalli, con un divertente incrocio sul seno.
Benedetta Porcaroli vincitrice inattesa. Voto: 7
Quasi sicuramente, Benedetta Porcaroli non si aspettava di tornare a casa con una statuetta. E invece è stata scelta come migliore attrice nella sezione Orizzonti per la sua interpretazione ne Il rapimento di Arabella. Vittoria inaspettata, almeno questo ci racconta l’outfit scelto dalla giovane e sveglia compagna di Riccardo Scamarcio. Perché l’abito di Benedetta è quello con cui sul red carpet ci si arriva per sfilare in sordina e non certo per brillare. È stiloso, fresco, decisamente cool, ma non è all’altezza di una vittoria a uno dei Festival più importanti del cinema internazionale.
Voleva il little black dress, perché è il punto focale da cui la moda tutta parte. Lo ha scelto firmato da Miuccia Prada, in un tessuto cangiante, con gonna sopra al ginocchio e maniche corte. Un tubino twisted, che sembra quasi uno spezzato grazie alle rouches in vita. Le scarpe sono minimal e col tacco basso. I capelli sciolti, il trucco leggero se non per il rossetto rosso acceso. Benedetta Porcaroli è la nostra it-girl, ma a riguardare le foto della premiazione si pentirà di non averci creduto abbastanza.
Luna Wedler si pentirà del suo azzardo. Voto: 5
Ha rischiato, e pure troppo, un’altra delle vincitrici di questo Festival del Cinema. La giovane Luna Wedler, protagonista di Silent Friend, torna a casa con il Premio Marcello Mastroianni, quello dedicato ai giovani emergenti. È giovane, è alle prime armi, ha ancora tanto da imparare, almeno per quel che riguarda i red carpet. Per l’ultima serata della kermess ha scelto di osare con il colore (e lo apprezziamo nel Festival più nero di sempre) ma le è sfuggita la mano.
L’abito di Carolina Herrera è pomposo, voluminoso, multicolor. C’è il top monospalla rosa Barbie, l’immenso fiocco blu cobalto in vita e la scenografica gonna rosso scuro. Quando Luna riguarderà le foto di questa sera, tra parecchi anni, proverà lo stesso rimorso che abbiamo noi altre riguardando le foto del liceo. Ogni volta che penserà, “come mi ero conciata”, però, potrà consolarsi dando uno sguardo alla statuetta.
Mara Venier passava di lì per caso. Voto: 3
A guardare le sue foto sul red carpet di Venezia, sembra quasi che Mara Venier passasse di lì per caso. La zia putativa di tutti gli italiani non ha dedicato al proprio look un minuto più del necessario. Il tailleur è lo stesso che le vediamo indosso ogni domenica a Domenica In, ma declinato in una versione serale total black. Unico vezzo sono le scarpette con dettagli in brillanti. Almeno una pettinatina? Con un pizzico di paura referenziale, siamo tuttavia costretti a bocciare la Mara nazionale.
Toni Servillo e Manuela Lamanna superclassici. Voto: 6
A ritirare la Coppa Volpi come migliore attore, Toni Servillo è arrivato accompagnato dalla moglie Manuela Lamanna. Il divo musa di Sorrentino – che stavolta lo ha diretto ne La grazia – è un veterano dei red carpet e sa come vestirsi nel modo giusto. Il suo smoking è impeccabile, con papillon esattamente al proprio posto e camicia immacolata. Altrettanto elegante e senza fronzoli la moglie Manuela Lamanna, radiosa in un abito total black ricoperto di piccoli cristalli.
Alessandra Ambrosio regina del red carpet. Voto: 10
“Cosa c’entra lei/lui col cinema?!” è la domanda che più spesso si è sentita pronunciare da chi guarda il red carpet del Festival del Cinema di Venezia – e lo stesso, in verità, accade per quello di Cannes e persino agli Oscar. Alessandra Ambrosio col cinema c’entra poco, ma le top model sul red carpet ci sono sempre state e speriamo che continuino a esserci. Perché chi se non le regine delle passerelle possono portare l’alta moda alla kermesse? Il look di Alessandra è una boccata di aria fresca in una sfilata di abiti che si sfidano a qual è il più serioso.
La modella brasiliana si affida alla stilista Elisabetta Franchi, che si caratterizza per uno stile sensuale e iperfemminile. Caratteristiche che ritroviamo nello scenografico abito da sera di Ambrosio. Un abito ricoperto di quelle che sembrano essere conchiglie o magari squame rubate dalla coda di una sirena. Sull’orlo, una miriade di piume a sottolineare l’azzardato spacco e far da strascico. Il tutto portato con una nonchalance capace solo a un angelo di Victoria’s Secret. Alessandra Ambrosio ha eseguito il proprio compito alla perfezione.
Adèle Exarchopoulos si cala nel personaggio. Voto: 8
Prima di giudicare il look di Adèle Exarchopoulos, cercate qualche foto dell’attrice francese. Potrete così scoprire che, colei che ha calcato il red carpet finale del Festival di Venezia non è l’attrice francese ma Salia, il personaggio che interpreta in Chien 51, il film sci-fi in concorso al Lido. Si è così calata nel personaggio da scegliere persino di optare per una parrucca, nascondendo i lunghi capelli castani sotto un caschetto con frangia nero corvino.
Nero anche il provocante abito in maglia. Accollatissimo e a maniche lunghe, lungo fino a coprire anche le scarpe, ma con una sorpresa sul retro. I bottoni sulla schiena si aprono fino a svelare le fossette di Venere e mettere in mostra il gioiello sui fianchi. Il tatuaggio da cattiva ragazza rende il tutto ancora più realistico. Interpretazione decisamente riuscita.