di
Marco Bonarrigo
la leggendaria tappa con la salita del Mont Ventoux viene vinta da Paret-Peintre. Splendido duello tra Tadej e Jonas
È stato battuto il record di scalata (quasi un record di coppia, a dire il vero) ma non si sono visti ribaltoni e nemmeno l’attesa vittoria di tappa (sarebbe stata la quinta in questa edizione) del Marziano Tadej Pogacar. Ma l’arrivo della sedicesima frazione del Tour de France sul Mont Ventoux ha comunque entusiasmato il pubblico e sopratutto i francesi, visto che la prima vittoria dei nostri cugini nell’edizione 112 è arrivata nella frazione più mitica per merito dello scheletrico Valentin Paret-Peintre dopo un finale tipo pista (surplace e volata serratissima negli ultimi due chilometri) con l’irlandese Ben Healy.
Healy e Paret-Peintre erano sopravvissuti a una fuga di lunga gittata (c’era anche l’italiano Velasco) e si sono dati battaglia per tutti i 21 chilometri della salita con Mas, Buitrago e Arensman. Valentin Paret-Peintre aveva vinto una tappa al Giro d’Italia nel 2024.
Parallela la sfida tra la maglia gialla Pogacar e Vingegaard che quattro anni fa, proprio sul Monte Ventoso, aveva messo in difficoltà lo sloveno. Dopo aver consumato i gregari nella prima parte dell’ascesa, la battaglia è cominciata con un attacco di Vingegaard al nono chilometro, con il danese che aveva lanciato in fuga (come del resto Pogacar) i suoi gregari che avrebbero dovuto servirgli come punto di appoggio.
La sfida è vissuta di attacchi e contrattacchi: Pogi che non sembrava nella solita condizione stellare ha risposto con meno veemenza del solito agli attacchi ma ha sferrato l’ultimo colpo sulla celebre curva finale in contropendenza staccando di due secondi il rivale. L’idea è che senza i numerosi momenti di surplace tra danese e sloveno la coppia di leader avrebbe potuto giocarsi la tappa. Grazie al suo quinto posto di giornata Pogi ha strappato la maglia a pois a Lenny Martinez ed è ormai a ridosso di Jonathan Milan (che non è riuscito a guadagnare punti nel traguardo volante) in quella della maglia verde. Piccolo incidente, dopo il traguardo, per Vingo che è caduto scontrandosi con un fotografo, ma non ha riportato conseguenze.
«Non ho lasciato io la vittoria a Valentin — ha detto Pogacar — noi abbiamo cercato di risparmiare energia nel finale il distacco è aumentato. Qui avevo auto un giorno durissimo nel 2021, oggi è stato tutto diverso: me la sono goduta. Cercheremo un’altra vittoria di tappa in settimana. Vingegaard? Ha attaccato a più riprese e io mi sono limitato a inseguirlo per evitare contrattacchi».
Momenti di tensione nelle prime decine di chilometri quando alcuni gregari della squadra della maglia gialla, la Uae Emirates, hanno cercato di stoppare quasi fisicamente i tentativi di alcuni altri team di raggiungere i fuggitivi. Un episodio che non fa bene all’immagine del team.
22 luglio 2025 ( modifica il 22 luglio 2025 | 17:32)
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