Il trasporto della Macchina di santa Rosa, patrimonio immateriale dell’Unesco e simbolo della fede e dell’identità viterbese, anche quest’anno ha illuminato la città richiamando migliaia di fedeli, visitatori e turisti da tutta Italia. Una serata indimenticabile, resa possibile non solo dalla forza e dalla devozione dei facchini ma anche dall’impegno instancabile delle realtà sanitarie e associative che hanno garantito sicurezza e assistenza lungo tutto il percorso.
Cisom Tuscia in prima linea
Per l’edizione 2025 il gruppo Tuscia del Corpo italiano di soccorso dell’ordine di Malta, affiancato dal gemellato gruppo Siracusa, ha predisposto un articolato servizio sanitario con cinque squadre di soccorritori, alcune dotate di defibrillatore.
Un compito di particolare rilievo è stato affidato ai volontari nella gestione della centralissima piazza del Teatro, uno dei punti più affollati durante il passaggio della Macchina.
Nel corso della serata, il Cisom è intervenuto in diverse situazioni di emergenza, prestando soccorso a giovani e anziani che, complice l’elevato afflusso e le lunghe attese dietro le transenne, hanno accusato malori temporanei. Grazie al coordinamento e alla preparazione dei volontari, ogni episodio è stato gestito con tempestività e professionalità, contribuendo a un trasporto sicuro e sereno.
Croce rossa: un dispiegamento straordinario
Imponente anche il dispositivo messo in campo dal comitato di Viterbo della Croce rossa, che per l’intera settimana di Santa Rosa ha garantito assistenza sanitaria e supporto alla popolazione.
Il momento culminante è stato, come sempre, la sera del 3 settembre, con il trasporto della Macchina. La Cri, sotto il coordinamento di Ares 118, ha mobilitato 9 ambulanze, 18 squadre appiedate, un posto medico avanzato e circa 125 volontari, supportati dalla sala operativa della Cri nella sede di strada Mammagialla.
Alla presenza della vicepresidente nazionale Debora Diodati, del presidente regionale Lazio Salvatore Coppola e della presidente del comitato di Viterbo Cristina Bugiotti, i volontari hanno ricevuto un sentito riconoscimento per la dedizione e la prontezza dimostrate in una serata che ha richiesto grande impegno.
Le attività della Croce rossa sono proseguite nei giorni successivi con servizi di assistenza al monastero di Santa Rosa, alle cene di beneficenza e al Cammino di santa Rosa fino a Soriano nel Cimino. In totale circa 200 volontari hanno preso parte alle iniziative, in una straordinaria dimostrazione di solidarietà e collaborazione.
Il ringraziamento del Sodalizio
Un pensiero speciale è stato rivolto dal presidente del Sodalizio facchini di santa Rosa, Massimo Mecarini, e dal consiglio direttivo allo staff medico e infermieristico del Sodalizio, con parole di profonda gratitudine:
“Un grazie sincero e sentito per il prezioso lavoro che avete svolto con passione e dedizione prima, durante e dopo il trasporto. La vostra presenza accanto ai facchini non è stata soltanto un supporto sanitario ma anche un gesto di affetto, attenzione e vicinanza che tutti noi abbiamo sentito profondamente. Sapere di poter contare su di voi ci ha dato sicurezza, forza e serenità, permettendoci di vivere questo straordinario momento di fede e tradizione con maggiore fiducia.
Il vostro impegno, spesso silenzioso ma sempre vigile, è parte integrante di questa grande famiglia che è il Sodalizio. Siamo orgogliosi di voi e immensamente grati per il cuore che mettete in ciò che fate. Siamo certi che anche santa Rosa, con il suo sguardo amorevole e la sua protezione, vi accompagni e vi benedica per il servizio generoso che donate ai facchini e a tutta la comunità”.
Un ringraziamento che ribadisce come l’assistenza sanitaria, silenziosa ma vigile, rappresenti parte integrante della grande famiglia del trasporto e della comunità viterbese.
Tradizione e sicurezza, insieme
Il Trasporto della macchina di santa Rosa 2025 si conferma non solo una manifestazione di fede e identità popolare ma anche un modello di collaborazione tra istituzioni, associazioni e volontari. Cisom, Croce rossa e Sodalizio, con dedizione e spirito di servizio, hanno garantito che la festa potesse svolgersi nella massima sicurezza, riaffermando ancora una volta lo straordinario legame che unisce la città alla sua santa.