E se abolissimo le recensioni dei libri come ha deciso di fare dall’inizio di settembre l’agenzia di stampa Associated Press? Una bella idea. E con che cosa le sostituiamo? Con un magnifico storytelling, cioè con il racconto del libro. E se il libro fa schifo? L’importante è che sia raccontabile dal riassunto di un buon giornalista. E l’importante è che il critico sparisca dall’orizzonte. Del resto, se qualche nostalgico volesse proprio una recensione, potrà sempre rivolgersi all’intelligenza artificiale. Giovanni Mariotti ha voluto provare la capacità critica dell’AI chiedendole di sfornargli un elogio in poche righe del suo nuovo libro Carpae Dies (pubblicato da Palingenia) e poi di sfornargli una stroncatura. E così in pochi secondi la «gemma letteraria» del panegirico è diventata il «vuoto narrativo» e un «déjà-vu travestito da profondità esistenziale». «Si ride, sì – ma spesso per sbaglio»: chissà che cosa significa, ma è così. La scoperta è che la recensione dell’AI è tutto tranne che una recensione, ovvero un discorso critico, argomentato, motivato, ma c’è da scommettere che si perfezionerà col tempo.
D’altra parte, un’intelligenza che riesca a offrirci due punti di vista opposti è sempre interessante. Può darsi che abbia ragione Mariotti nel sostenere che all’AI si può chiedere quello che i sofisti greci chiedevano ai loro allievi: di difendere una tesi e il suo contrario. Per gioco, Mariotti ha chiesto anche una stroncatura della Divina Commedia. Detto fatto, in pochi secondi, il poema dantesco è diventata «un’opera che si crogiola nella sua stessa grandiosità», «un labirinto di simbolismi e numerologia che, più che elevare lo spirito, affatica la mente». E ancora: «La lingua, per quanto ricca, è ostica per il lettore moderno, e il ritmo delle terzine incatenate può diventare monotono». Qui l’AI tradisce ancora di più la propria fragilità critica. Lo ammette anche l’AI se le chiedete di commentare la sua stroncatura della Commedia. L’intelligenza artificiale è talmente (poco) intelligente da cercare di motivare tutto ciò che volete. Talmente ottusa da pensare ciò che le chiedete di pensare. Cioè, è esattamente una grandiosa agenzia promozionale. Per il momento, più che sostituirsi alla critica letteraria fa benissimo le veci del marketing. Più che recensioni può sfornare discreti risvolti di copertina.
8 settembre 2025
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