di
Carlo Macrì
La questura aveva segnalato l’evento al primo cittadino, che ha preso una decisione: «Un’offesa alla legalità». La cantante neomelodica ha reagito andando in Procura e con un video su Instagram
Dal nostro inviato a Vibo Valentia
Diventa un caso in Calabria l’esibizione, annullata dal sindaco di Vibo Valentia, dell’artista folk Teresa Merante, meglio conosciuta come la cantastorie che per molti «inneggia» nei suoi testi alla criminalità organizzata, è diventata un caso in Calabria.
L’evento previsto il 18 luglio al lido «Marea» di Bivona, frazione di Vibo, è saltato per decisione del primo cittadino Enzo Romeo. L’ordinanza con la quale si vietava il concerto ha fatto andare su tutte le furie l’artista neomelodica che ha querelato il primo cittadino di Vibo, annunciando la sua decisione anche in un video sul suo profilo Instagram.
Nell’ordinanza di annullamento del concerto il sindaco Romeo considera le canzoni di Merante «esplicitamente riconducibili alla giustificazione o esaltazione della criminalità organizzata di tipo mafioso (‘ndrangheta), come desumibile da testi e video». C’è poi il contesto pubblico dfa tutelare. «Sebbene privata, rileva l’ordinanza, l’esibizione della cantante ha le caratteristiche di un evento pubblico e questo potrebbe generare preoccupazione, disordini e tensioni tra cittadini. E ancora offesa ai valori della legalità e un danno all’immagine dell’Amministrazione».
La decisione del sindaco è anche frutto di segnalazioni ricevute dai cittadini e associazioni impegnate nella promozione della legalità e nella lotta alla criminalità organizzata che esprimono «forte allarme sociale rispetto alla normalizzazione o spettacolarizzazione di figure legate a contesti mafiosi». L’ordinanza fa poi riferimento alla necessità di garantire la sicurezza urbana e l’ordine pubblico e per questo motivo «era necessario e proporzionato vietare lo svolgimento dell’evento».
Prima della decisione del sindaco, il Comune aveva ricevuto una nota della questura di Vibo Valentia. Il questore Rodolfo Ruperti ha infatti affermato che il titolare del locale non aveva provveduto a fare nessuna comunicazione al Comune. Nella nota della Questura si dice anche che la Merante «sarebbe interprete e ricollegabile ad un repertorio musicale ricomprendente anche brani del genere “canto alla malavita” e quindi ad essa inneggianti».
Lo stesso titolare del lido Marea dopo il colloquio con il questore aveva capito di dover annullare l’evento. I provvedimenti di polizia amministrava e del Comune di Vibo Valentia, sono stati considerati eccessivi dalla cantante neomelodica, ed è partita la denuncia nei confronti del sindaco. «Se ci saranno problemi analoghi in altri posti agirò con la stessa solerzia» ha fatto sapere Merante. Una sorta di «preavviso» ai naviganti. «Prima di annullare gli eventi e, soprattutto, offendere la mia persona, pensateci due volte».
26 luglio 2025
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