di
Carlotta Lombardo
Tom Phillips, 38 anni, morto dopo che gli agenti sono finiti sotto il fuoco mentre indagavano su un furto con scasso a Piopio
Tragica fine di un caso che ha affascinato la Nuova Zelanda per quasi quattro anni. Tom Phillips, 38 anni, padre in fuga braccato dalla giustizia dopo aver rapito i suoi tre figli – Jayda, 12 anni, Maverick, 10, e Ember, 9 –, questa mattina è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco dalla polizia.
L’uomo era scomparso a fine 2021 nella natura selvaggia della vasta regione di Waikato, costituita da terreni boschivi e agricoli, grotte calcaree e piccole città rurali, con i suoi tre figli, dopo che ne aveva perso la custodia legale, sfuggendo per quasi quattro anni alla cattura nonostante una serrata ricerca a livello nazionale e molteplici avvistamenti nel corso degli anni.
L’anno scorso, nei suoi confronti, era stato emesso un mandato di arresto per il sospetto coinvolgimento in una rapina in banca a Te Kuiti, una piccola città dell’Isola del Nord della Nuova Zelanda, ma i tentativi di trovarlo erano stati vani. Fino a questa mattina, quando la polizia, allertata per un furto con scasso in un negozio agricolo a Piopio, piccola città nel nord del Paese, ha inseguito due sospetti su un quad prima di finire sotto il fuoco di uno di loro, Phillips, e l’ha ucciso. Durante la sparatoria un agente di polizia è rimasto gravemente ferito. Uno dei bambini si trovava con il padre, gli altri due, rimasti dispersi per ore, sono stati trovati illesi dopo una ricerca durata ore.
Phillips proveniva da una famiglia di agricoltori di Marokopa, un piccolo insediamento costiero di meno di 100 persone. Gli avvistamenti dell’uomo e dei suoi figli nel corso di questi quattro anni erano stati rari e fugaci e nessuno sa con certezza come siano sopravvissuti nel corso degli anni. Nonostante diversi avvistamenti e una taglia di 80mila dollari neozelandesi offerta dalle autorità, la famiglia è riuscita a rimanere nascosta per oltre tre anni. Nel frattempo, Phillips aveva accumulato gravi accuse penali, inclusa la rapina a mano armata di una banca nel maggio 2023.
«Un epilogo tragico, quello di questa mattina, che nessuno voleva», ha detto il primo ministro Christopher Luxon. «La nostra speranza è sempre stata che i bambini potessero essere restituiti in modo pacifico e sicuro – ha aggiunto la madre dei bambini, Cat -. Ma ora il calvario è finito. Mi sono mancati ogni giorno, per quasi quattro anni. Non vedo l’ora di accoglierli a casa».
8 settembre 2025 ( modifica il 8 settembre 2025 | 13:37)
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