Lagazuoi Photo Award – New Talents 2025

I partecipanti della residenza “New Talents 2025” immortalano la montagna in scatti che ne svelano l’anima più autentica, tra storia, natura e presenza umana

Sabato 6 settembre la premiazione e l’inaugurazione allestita nella galleria a 2732 metri d’altezza, visitabile fino al 19 ottobre

Giorgia Armas di Arbus conquista il primo premio con il progetto “Non sono mai stata tanto attaccata alla vita”: una rilettura carica di poesia e speranza delle tracce della Prima Guerra Mondiale

Lagazuoi, 8 settembre 2025 – Il Lagazuoi si trasforma in una galleria a cielo aperto e in un laboratorio creativo per le nuove promesse della fotografia. Dal 14 al 18 luglio scorsi, la montagna è stata il palcoscenico della residenza “Lagazuoi Photo Award – New Talents 2025”, un’iniziativa che ha visto protagonisti i giovani e talentuosi studenti delle Officine Fotografiche di Roma, dell’Istituto Italiano di Fotografia e della CFP Bauer di Milano. La premiazione dei giovani fotografi ha avuto luogo sabato 6 settembre al Rifugio Lagazuoi. Nel sottolineare che tutti e quattro i giovani già selezionati al New Talents 2025 debbono ritenersi vincitori, la giuria ha premiato gli scatti della giovane fotografa Giorgia Armas, che per un problema con il bagaglio all’aeroporto non è riuscita a presenziare all’evento di sabato.

Lagazuoi Photo Award

Sguardi inattesi sulla montagna 

Sotto la guida esperta dei tutor Nicolò Faccenda e Guido Frieri, i fotografi hanno esplorato il territorio, andando oltre il semplice paesaggio per catturarne l’essenza più profonda. Gli scatti esposti non si limitano a raccontare la bellezza delle vette, ma indagano i molteplici volti della montagna: quelli fisici e storici, ma anche quelli legati al turismo e alle infrastrutture. Le immagini mettono in risonanza l’ambiente con le persone che lo vivono, rivelando un patrimonio culturale e naturale, sia materiale che immateriale.
Il risultato è un corpus di opere che, attraverso la ricerca di segni e stratificazioni, descrivono il delicato equilibrio tra i ritmi lenti della natura e l’accelerazione dell’attività umana. La mostra, allestita su due piani del Lagazuoi Expo Dolomiti e suddivisa in quattro sezioni, espone i lavori di Giorgia Armas, Filippo D’Eugenio, Patrick Scialabra e Chiara Sugaroni, ciascuno con la propria sensibilità e prospettiva unica, ma tutti uniti dall’obiettivo comune di offrire una visione rinnovata e autentica della montagna.
I progetti esposti sono un invito a riflettere sulla relazione profonda che lega l’uomo e l’ambiente montano, un legame che questi giovani fotografi sono riusciti a immortalare con uno sguardo fresco e originale.

Questa nuova edizione del Lagazuoi Photo Award New Talents, dunque, mette al centro il talento di quattro promesse della fotografia, selezionate tra l’Istituto Italiano di Fotografia di Milano, il CFP Bauer di Milano e le Officine Fotografiche di Roma, che sono salite a 2.700 metri di altitudine per una residenza d’artista oltre che un’esperienza formativa di eccellenza.
Per cinque giorni, i fotografi si sono immersi nella potenza maestosa delle Dolomiti, affinando sguardo e tecnica sotto la guida attenta di due tutor d’eccezione: il fotografo Guido Samuel Frieri, per il festival Closer, e il curatore Nicolò Faccenda, in rappresentanza di BAW – Bolzano Art Weeks.
L’edizione di quest’anno si intitola “Lagazuoi Qui e ora: un’esperienza fotografica in tre atti” e propone un percorso unico, lontano dalla frenesia urbana, per raccontare in modo autentico la vita in alta quota. La montagna diventa protagonista, teatro e cornice per esplorare tre grandi aree tematiche: territorio, persone e cibo. Parallelamente, i giovani lavoreranno a stretto contatto con i tutor per valorizzare la propria poetica e definire il piano narrativo dell’esposizione finale.

I quattro talenti e le loro storie

Tra i 35 candidati provenienti dalle Officine Fotografiche di Roma, dall’Istituto Italiano di Fotografia e dal CFP Bauer di Milano, la giuria ha selezionato quattro giovani artiste e artisti per vivere cinque giorni sul monte Lagazuoi e realizzare progetti fotografici ispirati alla montagna. I loro lavori sono ora al centro della mostra inaugurata il 6 settembre al Lagazuoi EXPO Dolomiti e visitabile fino al 19 ottobre.

La giuria ha deciso di premiare il lavoro di ricerca e l’originalità della proposta di Giorgia Armas. “Nonostante nel gruppo fosse la più giovane, Giorgia ha dato prova di maturità, di spiccate doti poetiche, di caparbietà, nonché di coraggio nel declinare un soggetto fotografico tra i più densi e complessi, quale quello rappresentato dai lasciti della Grande Guerra”.

21enne di Arbus (Sud Sardegna) Giorgia si aggiudica la vittoria con il progetto “Non sono mai stata tanto attaccata alla vita” operando una rilettura del Lagazuoi attraverso le sue tracce storiche. Tunnel, trincee e resti della Grande Guerra, diventano materia viva di una narrazione visiva capace di intrecciare memoria e presente. Partendo dalla bellezza vertiginosa del paesaggio dolomitico, la fotografa ripercorre la storia della montagna, mettendo in luce la sua natura duplice. Se “il Lagazuoi è una montagna divisa, teatro di guerra e scenario di pura bellezza, luogo di memoria e meta turistica”, il progetto ha in primo luogo lo scopo di “narrare questa dualità, invitando a osservare la montagna da più punti di vista”. Il segmento più personale del progetto vede scatti sdoppiati e invertiti che danno luogo a visioni lievi e poetiche che calano la narrazione dell’oggi con un messaggio di speranza per l’avvenire.

Filippo D’Eugenio, 31enne di Forte dei Marmi (Lucca) con il progetto “Di tempi e materie” propone una serie di visioni isolate, micro-componenti paesaggistici dalla cui somma pare profilarsi il Lagazuoi. Come spiega il fotografo “roccia, legno, polvere, acqua sono frammenti dell’identità del luogo e insieme costituiscono un ritratto intimo e mutevole”. La sua narrazione restituisce la sensazione di un incontro delle diverse materie che compongono la montagna, con il ciclo delle acque, con i ritmi stagionali o i tempi lunghi delle modificazioni degli elementi del contesto dolomitico.

Patrick Scilabra, 34enne di Parma, con il progetto “E se cambi, resterò con te”, osserva l’attività costante della funivia del Lagazuoi, punto di raccordo tra stagioni che scorrono senza interruzione. Componenti meccaniche, funivia, cannoni spara-neve e insegne figurano sullo sfondo di un panorama mozzafiato, come personaggi silenziosi, potenziali protagonisti di storie in attesa di essere raccontate. Il suo linguaggio ha saputo raccontare trasformazioni e memorie aprendo una prospettiva sulle possibilità di un equilibrio tra esseri umani e ambiente.

Chiara Sugaroni, 23enne di Roma, con il progetto “Pulsazioni” ha ripercorso le vie di accesso al Lagazuoi, dai sentieri che si snodano sul territorio, alla funivia, intesi quali arterie che pulsano e si ricongiungono come un “cuore pulsante, millenario, crocevia di culture e inesauribile fonte di memorie”. Attenta al soggetto umano e alle micro-storie che ha avuto la possibilità di osservare, si è immersa con rispetto tra le persone che vivono e animano questi luoghi, con una narrazione dedicata a chi è impegnato nel lavoro quotidiano che consente il funzionamento della funivia.

“Il tema di quest’anno è intitolato ‘Lagazuoi qui e ora: un’esperienza fotografica in tre atti. Tre direzioni che abbiamo dato per stimolare i giovani fotografi a cercare una nuova prospettiva tra paesaggio e vita di montagna, senza però mai abbandonare la propria immaginazione” – spiega Stefano Illing, ideatore del Lagazuoi EXPO Dolomiti – “Le loro creazioni sono testimonianza del valore del territorio montano e ricordano che c’è ancora molto da esplorare in alta quota”.

“Banca Private Cesare Ponti,” sottolinea Mauro Toti, Responsabile Area Nord-Est “ha accolto con piacere anche quest’anno l’opportunità di sostenere questa iniziativa, dimostrando concretamente la propria vicinanza al territorio e il forte legame con le tematiche sociali e giovanili, che da sempre sono al centro dell’impegno del Gruppo BPER, di cui siamo parte.”

La montagna come fonte d’ispirazione e cultura
Stefano Illing, ideatore del Lagazuoi Expo Dolomiti, ha ribadito l’importanza di valorizzare il patrimonio culturale montano. “Ci impegniamo a rendere la montagna accessibile, stimolando una profonda riflessione sul legame tra l’essere umano e la natura,” ha dichiarato. “Il Lagazuoi Photo Award New Talents nasce proprio per promuovere una nuova visione della montagna, attraverso un linguaggio visivo rinnovato e contemporaneo.”
Il Lagazuoi EXPO Dolomiti, lo spazio espositivo a 2.732 metri di altitudine, si conferma un fulcro di iniziative culturali di rilievo. Oltre al Photo Award, ospita il Lagazuoi Winning Ideas Mountain Award, dedicato alle idee innovative per l’ambiente montano. Entrambi i progetti mirano a valorizzare i giovani talenti e a stimolare una visione “altra” delle terre alte, in una posizione strategica nel cuore delle Dolomiti, Patrimonio Unesco.

Il progetto è stato realizzato con il supporto e la partnership di BPER Banca Private Cesare Ponti, food partner Villani Salumi.