La medicina cinese spiegata bene, con tanto di quaranta punti di autotrattamento illustrati in modo chiarissimo per affrontare i disturbi comuni, dall’ansia alla digestione. Si intitola La cura è dentro di te (Giunti Editore, 205 pagine, 16 euro) ed è il debutto editoriale di Tommaso Guido – noto sul web come @il_tuo_infermiere_olistico, appunto infermiere e divulgatore che in poco più di un anno ha conquistato centinaia di migliaia di follower sui social grazie al suo approccio pratico e diretto alla medicina tradizionale cinese. «Studiando, mi sono accorto che non esisteva un testo pensato davvero per le persone comuni: i manuali, infatti, sono pieni di termini tecnici», spiega. «Così ho deciso di raccontare la medicina cinese come un dialogo moderno ispirato al Suwen, il primo testo divulgativo risalente al 200 a.C.». La cornice narrativa è questa: due ragazzi incontrano un maestro a una fiera e, mentre lui li cura, spiega i principi di questa disciplina millenaria. Rispondendo a tutti i quesiti possibili.
Il debutto editoriale di Tommaso Guido, in libreria dal 9 settembre (Giunti Editore, 205 pagine, 16 euro)
Giunti Editore FirenzeDue giorni di medicina olistica
Il libro – che esce il 9 settembre – verrà presentato ufficialmente alla seconda edizione della Fiera della prevenzione e del benessere, in programma a Scandicci (Firenze) il 20 e 21 del mese: due giorni di incontri, workshop ed eventi dedicati alla medicina integrata organizzati dall’associazione Aurea, di cui Guido è presidente e promotore. Si tratta della prima manifestazione in Italia a unire la componente medica alla parte olistica in un’ottica di divulgazione consapevole. «Volevamo realizzare un evento che parlasse al grande pubblico in modo serio, con medici e operatori sanitari che già integrano queste discipline nei percorsi di cura», continua Tommaso Guido. Il programma si svolgerà tra la piazza della Resistenza e il Centro Rogers, con due palchi divulgativi, ospiti internazionali e un fitto calendario di attività. «Tra i relatori: Riccardo Orozco, medico di Barcellona e presidente della scuola dei Fiori di Bach; Nader Butto, cardiologo di origine indiana che utilizza la kinesiologia applicata; ed Elio Rossi, direttore del Centro regionale di medicina integrata della Toscana».
Sul palco ci sarà anche Carmelo Guido, padre di Tommaso ed ex direttore del centro Fior di Prugna dell’ASL, che racconterà le radici storiche della medicina cinese in Italia. Non mancheranno esperienze pratiche: dall’escape room sanitaria – dove i partecipanti dovranno risolvere un’emergenza medica per uscire – alle dimostrazioni di rianimazione cardiopolmonare in piazza curate dall’Ordine degli infermieri di Firenze e Pistoia. E ancora: ci sarà un’area food etica, con ristoranti vegani e vegetariani. L’ingresso sarà gratuito e l’evento trasmesso anche in streaming sui canali social di Aurea e de Il tuo infermiere olistico.
Il valore dell’autocura
La passione di Guido per la medicina cinese è nata in famiglia, grazie al padre anestesista, anche se l’ha accantonata durante gli studi: dopo la laurea in infermieristica e il master in lesioni cutanee, tuttavia, ha conosciuto un collega che trattava le ferite con tecniche diverse. «Ho capito che un approccio multidisciplinare funziona meglio. E così ho iniziato a studiare il tuina, il massaggio della medicina tradizionale cinese visto che – diversamente dagli altri Paesi europei – l’agopuntura è riservata ai medici. Si tratta, comunque, solo del 20% della medicina cinese, quindi il restante 80% è sufficiente per ottenere risultati». Nel mentre, per dieci anni, Guido ha lavorato negli ospedali cambiando diversi reparti, l’ultimo dei quali in terapia intensiva. «Nel 2020, in piena pandemia», ricorda. «Me la sono vissuta tutta lì, in prima linea». Anche in quel contesto, ha cercato di integrare saperi diversi: «Ho avuto la fortuna di trovare équipe aperte all’integrazione, e in accordo con i medici utilizzavo l’auricoloterapia per alleviare il dolore».
Nell’autunno 2023, la decisione di lasciare il pubblico e aprire studi tra Firenze, Legri e Borgo San Lorenzo. «Prima, però, ho sperimentato la divulgazione sui social: nel gennaio dello stesso anno avevo postato il mio primo video, girato sul divano. Pensando: “O la va, o la spacca”». Da lì, una crescita esponenziale. «La critica che ricevo più spesso è di semplificare troppo. Ma il gesto, come un massaggio in un punto specifico, in realtà è semplice: è solo il concetto di fondo a essere complesso. Per esempio, stimolare un meridiano non significa curare una malattia, ma innescare processi biochimici che portano il corpo ad attivare le sue risorse. È lo stesso meccanismo dell’attività fisica: non prendi una pillola, ma il corpo produce serotonina e cambia dall’interno». Oggi, tra studi privati, social e il suo primo libro, Tommaso Guido ha un messaggio preciso: «Non dobbiamo mai dimenticare che il corpo umano ha risorse straordinarie. Troppo spesso deleghiamo ad altro ciò che potremmo innescare dall’interno. La vera forza è lì: nell’autocura».