Nell’ultima settimana sono stati registrati 2.052 nuovi casi di Covid in Italia, con un aumento del 47% rispetto alla settimana precedente. È quanto emerge dall’ultimo bollettino del Ministero della Salute. I decessi sono stati 8 contro i 10 della precedente rilevazione. Aumenta anche il numero dei tamponi: dal 28 agosto al 3 settembre 27.891 contro i 17.942 della settimana precedente. Lombardia (532), Campania (319) e Emilia Romagna (24) sono le regioni più colpite. A preoccupare oggi è la nuova variante Stratus.
Covid, la variante Stratus
Il Covid «non ci ha mai abbandonato e come negli anni precedenti in questo periodo post vacanze sta girando di più e ne vediamo gli effetti con i casi in lieve aumento. Un trend confermato anche dall’Oms, visto che in alcuni stati (Grecia, Irlanda, Romania e Francia) l’incidenza è in aumento. In Italia c’è un incremento ma è contenuto e non sostenuto, diciamo che non c’è un allarme. Vediamo qualche ricovero di over 80 con comorbidità”. A fare il punto per l’Adnkronos Salute è Mauro Pistello, direttore dell’Unità di virologia dell’Azienda ospedaliera universitaria di Pisa è tra i fondatori della rete di sequenziamento dell’Istituto superiore di sanità (Iss) che monitora le varianti Covid in Italia. Proprio sul tema dell’evoluzione del Sars-CoV-2, il virologo cita gli ultimissimi dati: «La variante che oggi va per maggiore, siamo già oltre il 50% di presenza nei contagi, è XFG o ‘Stratus‘, arrivata dagli Usa – frutto della ricombinazione di altre mutazioni- e oggi dominante anche da noi».
Ad un aumento così incisivo di casi non corrisponde una proporzionale crescita della pressione negli ospedali. Al 03/09/2025 l’occupazione dei posti letto in area medica è stato pari a 1,2% (760 ricoverati), in lieve aumento rispetto alla settimana precedente (1,1% al 27/08/2025). Stabile l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 0,3% (27 ricoverati), rispetto alla settimana precedente (0,3% al 27/08/2025). In un altro rapporto dell’Iss si rileva inoltre che i tassi di ospedalizzazione e mortalità sono più elevati nelle fasce di età più alte e l’indice di trasmissibilità (Rt) calcolato con dati estratti il 3 settembre 2025 e basato sui casi con ricovero ospedaliero al 19/08/2025, è pari a 1,41 (1,24-1,60), sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente (Rt=1,35).
L’incidenza settimanale (28/08/2025 – 03/09/2025) dei casi diagnosticati è in lieve aumento nella maggior parte delle Regioni/PPAA rispetto alla settimana precedente. Le fasce di età che registrano il più alto tasso di incidenza settimanale sono 80-89 e sopra i 90 anni. L’incidenza settimanale è sostanzialmente stabile in tutte le fasce d’età. L’età mediana alla diagnosi è di 62 anni, in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente. La percentuale di reinfezioni è del 43% circa, in aumento rispetto alla settimana precedente. I dati preliminari relativi al mese di agosto 2025 (al 31/08/2025) evidenziano la co-circolazione di differenti sotto-varianti di JN.1, già attenzionate a livello internazionale, con una predominanza di sequenziamenti attribuibili a XFG.
Variante Stratus, i sintomi
«Nei positivi al Covid stanno tornando i ‘vecchi’ sintomi che abbiamo conosciuto nella prima fase della pandemia – prosegue Pistello – Molti lamentano la mancanza improvvisa dell’olfatto e del gusto, questo perché molto probabilmente l’ingresso del virus predilige queste sedi che vengono – momentaneamente – compromesse e non trasmettono lo stimolo percepito al cervello. Rimangono poi la febbre, anche alta, e i sintomi respiratori che conosciamo».
Cosa dobbiamo aspettarci per l’autunno?
«Se osserviamo i dati delle vaccinazioni non vediamo segnali positivi – risponde il virologo – E’ chiaro che c’è una fascia di popolazione vulnerabile, over 60-70, che ha perso nel temo lo scudo immunologico, vuoi per una vaccinazione lontana nel tempo vuoi perché il Covid ha avuto una flessione e ci sono stati meno contagi. Io darei due consigli: il primo alle autorità sanitarie nazionali di lavorare sulla campagna vaccinale autunnale e spingere sia per l’antinfluenzale che per l’anti-Covid. E poi alla popolazione di scegliere per la doppia vaccinazione, abbiamo visto che è sicura ed efficace». Sulle recenti polemiche sull’obbligo o meno rispetto alle vaccinazioni, Pistello è chiaro: «Mi pare difficile in questo momento pensare a questa scelta per l’Italia, riprendere un focolaio di morbillo non è facile, serve – conclude – tenere la barra dritta sulle coperture vaccinali».
Ultimo aggiornamento: lunedì 8 settembre 2025, 17:25
© RIPRODUZIONE RISERVATA