Venerdì scorso, nel corso di un evento tenutosi sul circuito di Montmeló durante il Gran Premio di Catalogna, è stata ufficializzata l’acquisizione del team Tech3 da parte del consorzio Ikon Capital, in un accordo che vedrà l’ex team principal della Haas, Guenther Steiner, assumere la carica di CEO. Pur avendo concordato i termini dell’acquisto, Hervé Poncharal e l’ingegnere Guy Coulon, co-fondatori dell’azienda francese, non passeranno il testimone fino alla prossima stagione. Dopo aver visitato gli stabilimenti KTM, Steiner e Poncharal si sono recati domenica a Bormes-les-Mimosas, dove ha sede l’azienda francese.
Prima, l’italiano si è seduto per un caffè con Motorsport.com, in una chiacchierata in cui ha celebrato il fatto di essere il più veloce del paddock della Formula 1 a mettere piede nel paddock della MotoGP. “Sono felice di essere riuscito a lasciarmi alle spalle gli altri rivali in questa gara”, ha detto Steiner. “Questa disciplina sta crescendo e l’arrivo di Liberty è un’aggiunta molto importante. Vogliono farla funzionare e investiranno per farla funzionare, perché hanno l’esperienza dell’espansione che hanno avuto in F1”, ha aggiunto Steiner. “È un buon momento per investire qui e sì, ci sono altri interessati a farlo”, ha sottolineato il popolare manager.
A parte altri potenziali candidati, probabilmente meno noti, Motorsport.com ritiene che i due contendenti più noti che hanno il desiderio di rilevare un team di MotoGP siano Lewis Hamilton e Max Verstappen. L’interesse del britannico risale a molto tempo fa. Sia per la sua passione per le moto – durante il suo periodo alla Mercedes ha preso alcuni circuiti per guidare una superbike con Peter Bonnington, il suo ingegnere di pista di allora, e altri membri del paddock – sia per la prevista espansione del business della MotoGP una volta annunciato l’ingresso di Liberty.
Max Verstappen, Red Bull Racing
Foto di: Mark Thompson – Getty Images
Il suo principale concorrente nella corsa alla MotoGP è Verstappen, anche se Raymond Vermeulen, il manager dell’olandese, ha preferito essere cauto quando gli è stato chiesto da Motorsport.com domenica, poco prima dell’inizio del Gran Premio d’Italia di F1. “Max è molto appassionato di corse in generale. È molto coinvolto nel GT3 con il suo team Verstappen.com. Non è un segreto che sia interessato anche alla MotoGP, ma pensare di acquistare una squadra non è un obiettivo realistico al momento. Tutto dovrebbe combaciare perfettamente e le possibilità che ciò accada a breve sono minime”, ha risposto il rappresentante del campione in carica. La sua risposta è logica, visto che a Motorsport.com risulta che i tentativi di trovare una squadra da parte di “Mad Max” non hanno ancora sortito alcun effetto.
LCR, Gresini, Trackhouse e VR46 i potenziali obiettivi
Tech3 è già stata esclusa dalla lista per ovvie ragioni. Se si escludono anche i cinque team ufficiali (Honda, Yamaha, Ducati, KTM e Aprilia), rimangono quattro dei cinque team indipendenti potenzialmente in grado di essere venduti. Un ipotetico accordo con Pramac è difficile, visto il recente legame tra Yamaha ed il team di Paolo Campinoti, che in questa stagione ha abbandonato il rapporto con Ducati per diventare una struttura satellite del costruttore giapponese.
Motorsport.com è a conoscenza dei colloqui tra i procuratori di Verstappen e il Team LCR, anche se è improbabile che il giro di consultazioni si sia limitato a Lucio Cecchinello, proprietario del team clienti Honda. “Sia i procuratori di Hamilton che quelli di Verstappen hanno contattato tutti i team privati con l’interesse ad acquistarli”, ha ammesso a chi scrive un team principal di una di queste squadre.
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 sulla sua moto
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
La cautela mostrata domenica dal rappresentante di Verstappen quando è stato sollevato l’argomento MotoGP è stata quasi identica a quella di Hamilton quando è emerso l’anno scorso che avrebbe potuto muoversi nella stessa direzione. “Sono interessato alla potenziale crescita della MotoGP, ma non l’ho ancora esaminata a fondo. Ma tutto è possibile. Ma sì, sono sicuramente interessato a farne parte. I Broncos sono stati il mio primo passo in questa direzione”, ha commentato Hamilton, nell’estate dello scorso anno, quando gli è stato chiesto di quantificare le reali possibilità di un passaggio alla MotoGP.
All’epoca, l’attenzione era rivolta a un potenziale accordo con Gresini. Tuttavia, la proprietaria Nadia Padovani non era d’accordo. Né con Hamilton né con Andrew Fox, il proprietario di Linfox, una delle più grandi società di trasporti australiane, che possiede anche il circuito di Phillip Island. Di fronte al rifiuto della Padovani, Hamilton non si è fermato. Motorsport.com ha appreso che Mark Hynes, il suo rappresentante, ha tuttavia continuato a esplorare le possibili strade verso la MotoGP.
Negli ultimi mesi, l’avvocato è stato in contatto con almeno tre dei team privati “disponibili”, in vista di un possibile acquisto. A quanto risulta a Motorsport.com, Hamilton non è solo in questa nuova avventura, ma ha il sostegno di TWG Motorsports, il fondo che possiede il team Cadillac che debutterà nel Campionato del Mondo di F1 il prossimo anno.
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