La scelta di Giorgia Meloni di portare la figlia Ginevra a New York per il compleanno è diventata un caso politico e forse anche giudiziario. In una nota di palazzo Chigi viene chiarito che “il presidente Meloni intende adire le vie legali nei confronti di chi ha diffuso o insinuato notizie infondate in merito”. Il senatore di Italia Viva Enrico Borghi, ma non solo, ha sollevato dubbi in un’interrogazione parlamentare parlando di voli di Stato, chiedendo anche se la premier abbia avuto incontri pubblici tenuti “nascosti”.
Meloni con un post condiviso sui suoi canali social ha risposto in merito: “Leggo, con un misto di amarezza e indignazione, l’ennesima polemica costruita ad arte sul nulla. Per due giorni ho scelto di fare ciò che considero il mio ruolo più bello e naturale: essere madre. Ho regalato a mia figlia un fine settimana insieme all’estero per il suo compleanno, viaggiando con voli di linea, come qualunque altra persona e come è normale che sia”.
“Eppure, anche questa scelta privata è stata trasformata in un’arma politica, tra insinuazioni su voli di Stato e incontri segreti mai avvenuti. Tutto falso”. “Ci sono menzogne – sottolinea ancora Meloni – che affronto ogni giorno con determinazione. Ma questa la combatto anche come donna e come madre. E se alcuni dei miei avversari politici sono ridotti ad attaccarmi perfino per un fine settimana con mia figlia, significa che hanno davvero toccato il fondo”.
Queste parole hanno trovato il consenso di due volti notissimi dello spettacolo italiano: Antonella Clerici e Serena Autieri. La conduttrice di “È sempre mezzogiorno” ha messo un mi piace al post su Instagram della premier; Autieri, invece, lo ha commentato. L’attrice, anche lei mamma proprio come Clerici e Meloni, ha lasciato tre emoji di mani che applaudono. Due modi semplici ma chiari per esprimere solidarietà.