Il Servizio per le Dipendenze patologiche dell’Azienda Usl della valle d’Aosta, in collaborazione con l’Asd Stade valdôtain, promuove un percorso di reinserimento sociale attraverso lo sport con il progetto Metaa! Il Rugby come stile di vita. Avviato a giugno 2025 al campo sportivo del Comune di Sarre, il programma ha coinvolto un gruppo di pazienti che, con la guida di un istruttore, hanno potuto conoscere i fondamenti del rugby e i suoi valori, favorendo il benessere psicofisico e la prevenzione delle ricadute.

L’iniziativa integra allenamenti sportivi, supporto psicologico, laboratori di riflessione e momenti di socializzazione, sotto la guida del tecnico German Parra, di un’educatrice professionale e di una psicoterapeuta del SerD. La metodologia combina attività fisica e sostegno psicologico, organizzati in piccoli gruppi e costantemente monitorati dagli operatori.

Tra le attività collaterali sono stati proposti gli Eventi Family Stade, pensati per rafforzare la motivazione e il senso di appartenenza attraverso momenti di convivialità e aggregazione. Tra questi, una pizzata nei locali della comunità terapeutica La Svolta, che ospita alcuni dei pazienti coinvolti, e una grigliata di Asado al campo sportivo di Sarre con la partecipazione della dirigenza dello Stade, degli allenatori della squadra seniores, della delegata regionale Fir Rossana Aquadro, del direttore del SerD e degli operatori della comunità.

Secondo il presidente Francesco Fida, lo sport e in particolare il rugby vengono utilizzati per insegnare e rafforzare valori come la lealtà, la solidarietà, il rispetto delle regole, il lavoro di squadra e l’autocontrollo. Il rugby, con il suo spirito di integrazione, è uno strumento potente per il recupero sociale e l’inclusione, capace di stimolare fiducia in se stessi e senso di appartenenza.

Il direttore del SerD Gerardo Di Carlo, sottolinea come le persone affette da dipendenze vivano spesso in un contesto di gratificazione immediata, solitudine e relazioni inautentiche, con stili di vita sedentari e isolanti. Il rugby, invece, permette di riscoprire il corpo come strumento di relazione, di condividere regole e impegno, di sviluppare nuove motivazioni e di intraprendere percorsi di riflessione psicologica. Lo sport, con la sua dimensione sociale e valoriale, diventa così una vera palestra di vita.