COME TI MUOVI, SBAGLI. Nelle sale
Viene da pensare che Gianni Di Gregorio, 76 anni, con i suoi racconti esistenziali non pensi tanto alla poesia quanto a una specie di normalità problematica, illustrata con leggerezza, educazione e capacità di creare immedesimazione, senza filtri e svolazzi, così come si chiacchiera in famiglia, gioie e dolori al naturale. Un cinema semplice, acuto, minimale, confidenziale, porto allo spettatore con gentilezza. Di Gregorio, si sa, è arrivato alla notorietà sessantenne nel 2008 grazie a Pranzo di Ferragosto. Considerati i tempi, si potrebbe definire il portabandiera di un mondo lento, ironico, contro la frenesia dei social e degli smartphone: dove i problemi vanno affrontati a uno a uno per evitare ansie, dove i rapporti vivono di comprensione reciproca, attenti alla cura delle persone, alla solidarietà reciproca, alla connessione con il prossimo.
Come ti muovi, sbagli – quinto film in carriera – è stato presentato alle Giornate degli Autori di #Venezia82. Di Gregorio è dunque il Professore, un onesto pensionato ultrasettantenne che divide le sue giornate tra salutari passeggiate, incontri con gli amici e il caffè con l’amica Giovanna che ancora gli fa battere il cuore (Iaia Forte). Un bel mondo ideale che viene sconvolto dall’arrivo dalla Germania della figlia Sofia (Greta Scarano) e dei due vivaci nipoti (Anna Losano e Pietro Serpi). Sofia è in crisi e chiede asilo in casa di papà. Dice di essere stata tradita dal marito Helmut (Tom Wlaschiha), di avere la tentazione di lasciarlo, anche ma di non sapere come fare senza di lui. La silenziosa, ordinata casa del Professore diventa il regno del caos. Lui, campione degli antieroi, diventa un supereroe dei sentimenti in missione per risolvere la spinosa questione e tornare in pace alla vita tranquilla.
Il Professore è convinto che l’amore superi ogni difficoltà. Spazza via la preoccupazione, risolve i problemi con il sorriso, sa anche come si impugna la spada del cambiamento. Un film di cuore, con un tasso ben controllato di retorica, elogio della famiglia e dei valori che questa sa esprimere, zattera di salvataggio quando il panorama si fa buio. Il commento musicale è firmato da Ratchev & Carratello, la sceneggiatura è stata scritta insieme al regista Marco Pettenello. Di Gregorio è sagace, riflessivo, riposante.
COME TI MUOVI, SBAGLI di Gianni Di Gregorio
(Italia, 2025, durata 97’, Fandango Distribuzione)
con Gianni Di Gregorio, Greta Scarano, Tom Wlaschiha
Giudizio: 3+ su 5
Nelle sale