Milano vista come una città invivibile. La descrive così il rapper Jake La Furia, a margine della presentazione della nuova stagione di XFactor. Rispondendo a chi gli ha chiesto un commento sui cambiamenti che interessano la sua città, la voce storica del trio Club Dogo ha detto: “Non è da quest’anno, Milano sta cambiando da diversi anni. È una città sempre meno vivibile e sempre più acquistabile, sono almeno vent’anni che andiamo in quella direzione e questa estate si è visto il frutto di tutta questa mala gestione della cultura, degli spazi aggregativi. Mi sembra evidente che sgomberare il Leoncavallo alla fine di agosto sia una mossa più politica che altro”. 

“Viviamo il frutto di governi repressivi”

Si concentra in particolare sullo sgombero che per lui “non pone le basi per la fine del Leonka, ma per il suo spostamento. Quindi non credo che sia risolto quello che dall’altra parte è considerato un problema. Per come vanno le cose adesso io non credo sia una situazione recuperabile nel breve tempo: stiamo creando le basi per avere tempi duri, che creeranno delle persone in grado di cambiare le cose. Stiamo vivendo il frutto di questo governi duri, repressivi, che chiudono gli spazi, e si va tutto verso la discoteca e la bottiglia. Questo creerà la voglia di spazi diversi e tra qualche anno si tornerà ad avere spazi come quelli che avevamo noi”. 

Manuel Agnelli come Mourinho

Dopo la conferenza stampa Jake, al secolo Francesco Vigorelli, ha commentato la dipartita di Manuel Agnelli dalla giuria del talent show di Sky, con il quale aveva condiviso la scorsa edizione: “Manuel Agnelli è una persona che vive di umori ed emozioni. Ha fatto sei edizioni, ha portato Mimì in una finale in cui tutti pensavano avrebbe vinto Achille Lauro che aveva tre concorrenti. Si è ritirato imbattuto, è come Mourinho dopo il triplete con l’Inter. Non è stato un addio doloroso, è stata una scelta di Manuel dettata dal fatto che aveva fatto sei edizioni, magari tornerà”.