Primo Egan Bernal, secondo Mikel Landa. Questo l’arrivo della 16ª tappa della Vuelta, tutta galiziana, 168 km disegnati da Oscar Pereiro, il vincitore del Tour 2006 (a tavolino per la squalifica di Landis). Ma in realtà i chilometri sono stati 160 perché ancora una volta, a causa delle proteste pro-Pal, gli organizzatori sono stati costretti a fare una modifica in corsa al tracciato, tagliando di fatto l’ultima salita e prendendo tempi e distacchi per la classifica generale ai meno 8 chilometri dall’originario traguardo (a Bilbao, la scorsa settimana, era stato neutralizzato tutto il finale). Una situazione che farà inevitabilmente discutere, visto che mancano ancora 5 tappe alla conclusione e c’è il timore di ulteriori proteste. Nel frattempo, resta da registrare il successo di Egan Bernal, il 28enne colombiano di Ineos-Grenadiers che non otteneva un grande successo internazionale dal Giro d’Italia 2021: poi l’incidente in allenamento nel gennaio 2022 che ne ha condizionato la carriera. In classifica generale, nessun cambiamento in vetta con Jonas Vingegaard che resta in maglia rossa con 48” di vantaggio su Joao Almeida e 2’38” su Tom Pidcock.

IL PROGRAMMA—  

La Vuelta, che si concluderà domenica 14 a Madrid, prosegue domani con la tappa 17: O Barco de Valdeorras-Alto de El Morredero, 143 chilometri con arrivo in salita. L’ultimo italiano a trionfare nella Vuelta resta Fabio Aru, primo nel 2015.