A Torino, mentre le vittime che aveva soggiogato raccontavano le loro sofferenze, lei aveva preferito non farsi vedere: assente, indisponibile, irreperibile. Nelle scorse ore, la polizia di Stato ha trovato e arrestato al Lido di Ostia, provincia di Roma, Carla Stagno, 55 anni, conosciuta come la santona di Moncalieri.

Scappata con la famiglia

Da qualche tempo, la donna si era rifugiata nel Lazio insieme ai suoi fedelissimi collaboratori, senza dichiarare il nuovo luogo di residenza. Quando la sua condanna a nove anni di carcere per associazione per delinquere, esercizio abusivo della professione medica e morte come conseguenza di altro reato è diventata definitiva, le sue ricerche sono state affidate alla polizia postale.

Gli agenti sono arrivati a lei seguendo la scia delle comunicazioni che, nonostante il processo ormai terminato, continuava a scambiare con alcuni adepti. Di fatto, dunque, non avrebbe mai smesso di portare avanti la sua attività illegale. Quando hanno suonato alla porta di casa, lei era stupita. Non si aspettava di essere trovata.

Spietata e senza scrupoli

Stagno, secondo le indagini coordinate dalla sostituta procuratrice Barbara Badellino, era a capo di una vera e propria setta, denominata “Unisono”. Per anni, è riuscita a incantare centinaia di persone con il suo carisma. Millantava di essere la reincarnazione di Marie Curie e di agire per conto di una intelligenza artificiale.

Spesso si rivolgevano a lei persone fragili e malate. Si affidavano totalmente alla santona, persuase che avrebbero ricevuto degli aiuti miracolosi grazie a cui migliorare la loro vita. Dando retta a Stagno, una persona aveva anche interrotto le cure per il cancro ed era poi morta.

Tutto a pagamento

L’inchiesta era partita nel 2021 dalla denuncia di un’ex adepta. “Ovviamente”, la santona si faceva pagare per le sue prestazioni. Il giro d’affari documentato è di 100.000 euro, ma la cifra potrebbe essere ben più alta, visto che non è stato possibile quantificare le somme versate in contanti.

Le vittime potevano contare su una chat personalizzata, con cui tutti i giorni si tenevano in contatto con Stagno. Le inviavano i propri parametri di pressione e frequenza cardiaca, “ricevendo indicazioni terapeutiche del tutto arbitrarie, come la prescrizione di farmaci e relativi dosaggi”.

I complici

A Moncalieri, la santona aveva a disposizione una villa con piscina, dove alcuni adepti erano anche andati a vivere con lei. Poteva contare su una rete di fedelissimi collaboratori, anche loro condannati dal tribunale di Torino. Sono gli stessi che erano a Ostia insieme a lei. Non andranno in carcere, visto che la loro pena è sospesa con la condizionale.

“Soggiogati psicologicamente”

Commenta Assunta Esposito, dirigente del centro operativo per la sicurezza cibernetica di Torino: “Le indagini per trovare la santona sono state articolate e impattanti. Ci hanno permesso di conoscere storie di grande sofferenza, come quelle delle tante persone soggiogate psicologicamente da Stagno, che le manipolava facendole allontanare dalle loro famiglie”.

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