Da quando nel 2023 la famiglia di Bruce Willis ha reso pubblica la sua diagnosi di demenza frontotemporale, il celebre attore hollywoodiano è scomparso progressivamente dalla scena pubblica. Ma dietro questa dolorosa realtà c’è anche un’altra storia: quella di chi resta accanto, giorno dopo giorno, a prendersi cura di lui. Emma Heming Willis, moglie dell’attore dal 2009, ha deciso di raccontare questo viaggio personale e straziante nel suo nuovo libro «The Unexpected Journey» («Il viaggio inaspettato»).
Con questa pubblicazione, Heming Willis vuole offrire una voce a tutti quei familiari che si trovano ad affrontare la malattia di una persona cara, troppo spesso nell’ombra e senza strumenti adeguati. «Avrei voluto avere un libro come questo all’inizio del nostro percorso», ha dichiarato in un’intervista a «Vanity Fair».
L’attore non vive più con la famiglia
Oggi Bruce Willis, 70 anni, non vive più con la sua famiglia. È assistito da una équipe di professionisti 24 ore su 24, in un ambiente che – secondo sua moglie – gli offre maggiore stabilità. Emma, 49 anni, ha spiegato come la malattia abbia trasformato profondamente la loro relazione: «Non è più un rapporto marito-moglie nel senso tradizionale. È qualcosa di diverso. Non so come chiamarlo, ma il legame tra noi è ancora più profondo. Lui è la mia persona». La diagnosi, ha raccontato, è arrivata dopo un periodo difficile in cui temeva che il loro matrimonio stesse andando in frantumi. «Pensavo che non mi amasse più», confessa.
La quotidianità è fatta di sfide continue: non solo la gestione della malattia di Bruce, ma anche la cura delle due figlie, Mabel e Evelyn. Emma Heming Willis ammette che spesso le è difficile ricordare i momenti felici del passato, quelli in cui si era innamorata di Bruce. «Mi è difficile tornare con la mente a quei tempi, perché sono completamente assorbita da ciò che è la nostra vita oggi». Ma proprio sapere che altre persone vivono esperienze simili le ha dato la forza per andare avanti e per raccontare la sua storia. Con «The Unexpected Journey», Heming Willis non vuole solo condividere il proprio dolore, ma creare anche una rete di solidarietà e consapevolezza intorno a una malattia ancora poco conosciuta, spesso taciuta. Il suo messaggio è chiaro: non si è soli. E anche nei momenti più bui, l’amore può cambiare forma, ma non scompare.
Ultimo aggiornamento: martedì 9 settembre 2025, 18:53
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