Un nuovo passo verso l’entrata in vigore degli incentivi auto elettriche 2025. Ieri, 8 settembre, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del ministero dell’Ambiente (Mase) che introduce il nuovo Ecobonus. Vediamo cosa prevede.
I beneficiari
Finanziata con 597 milioni e 320 mila euro dirottati dai fondi del Pnrr destinati inizialmente alle colonnine di ricarica, la misura è rivolta a persone fisiche (per l’acquisto di autovetture dal prezzo massimo di 42.700 euro, Iva inclusa) e microimprese (per l’acquisto di massimo due veicoli commerciali) residenti nelle cosiddette Aree urbane funzionali (Fua), definite come “città oltre i 50.000 abitanti e area di pendolarismo”. Lo sconto varia in base a diversi fattori.
- persone fisiche (Isee ≤ 30.000 €): 11.000 euro
- persone fisiche (Isee 30.000-40.000 €): 9.000 euro
- microimprese: 30% del prezzo (max 20.000 euro)
Altre condizioni
In tutti i casi, sono richiesti la rottamazione di un vecchio veicolo con classe ambientale fino a Euro 5 detenuto da almeno 6 mesi e il mantenimento del nuovo veicolo per minimo 24 mesi (2 anni).
Ricarica dell’auto elettrica
Foto di: Plenitude
La piattaforma
A prenotare il bonus saranno automobilista o concessionario, attraverso la piattaforma della Società Generale di Informatica (Sogei), non ancora disponibile. Una volta operativi, probabilmente da ottobre, gli incentivi saranno in vigore fino al 30 giugno 2026, salvo esaurimento anticipato dei fondi. L’obiettivo del Mase è sostituire 39.000 veicoli termici.
Le critiche
In base agli ultimi dati disponibili, le Fua in Italia sarebbero 83, comprendendo 1.892 Comuni in totale, con un numero di abitanti inferiore ai 33 milioni di cittadini, pari al 55,8% del totale della popolazione italiana.
Questo significa che, indipendentemente dal reddito Isee, quasi la metà dei cittadini italiani è automaticamente esclusa dal bonus per le auto elettriche, non risiedendo in una zona urbana funzionale – denuncia il Codacons – Cittadini ingiustamente discriminati, che magari dispongono di vecchie auto inquinanti e avrebbero voluto beneficiare dell’incentivo per acquistare una vettura green. Un paradosso se si considera che in Italia l’età media dei veicoli è salita del 2024 a 12,8 anni, e ben una vettura su 4 (il 24% del totale) rientra nella categoria più inquinante (Euro 0-3).
Non solo. Per la partenza effettiva delle domande da parte dei cittadini occorrerà attendere che l’Istat provveda ad aggiornare la mappa delle Fua, circostanza che potrebbe far slittare ulteriormente l’avvio dell’ecobonus e paralizzare il mercato dell’automotive – conclude il Codacons.
persone fisiche
microimprese
auto (M1)
veicoli commerciali (N1 e N2)
auto
11.000 € (Isee ≤ 30.000 €)
9.000 € (Isee 30.000-40.000 €)
veicolo commerciale
20% (max 2.000 €)
residenza Fua
rottamazione veicolo Euro 0-5 di 6 mesi
mantenimento 24 mesi