di
Diana Cavalcoli

I dati della Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche sui test di ammissione ai corsi di laurea in Infermieristica attivi in 41 atenei pubblici: più posti che candidati

Non solo medici. Negli ospedali del futuro a mancare saranno soprattutto gli infermieri. A preoccupare sono i dati Fnopi, la Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche, sui test di ammissione ai corsi di laurea in Infermieristica attivi in 41 atenei pubblici e previsti da oggi in tutta Italia: il numero complessivo di domande non copre il numero di posti messi a bando.  Se i posti a bando sono passati dai 10.614 del 2001 ai 20.699 attuali (di cui 290 di Infermieristica pediatrica), il numero delle domande è stato altalenante: dai picchi del 2010 alle circa 19mila attese quest’anno.

Pochi iscritti

Un segnale chiaro di come la professione abbia perso attrattiva per  i giovani diplomati e i fattori sono diversi: si va dagli stipendi bassi ai turni pesanti fino alle poche prospettive di crescita. Così al progressivo aumento di posti, voluto da Regioni, Province autonome e Ordine professionale, non è seguito un aumento dei candidati. Con le regioni del Meridione in cui, sottolineano da Fnopi, il rapporto domande/posti si attesta sul valore medio di 1,5.  



















































Infermieri, calano le iscrizioni ai test d’ingresso: per la prima volta il numero domande non copre i posti

Il caso Medicina

I numeri si stima possano crescere lievemente posto che da questo anno peserà il «semestre filtro» istituito a Medicina e una parte degli studenti fuori graduatoria opterà per Infermieristica. Ma il trend è chiaro. «In questo delicato anno accademico – fanno sapere da Fnopi sarà fondamentale analizzare, oltre il numero attuale dei partecipanti ai test, il numero finale di iscritti al primo anno di Infermieristica». 

Basse retribuzioni

Per Fnopi, tra le cause strutturali di questo calo di appeal sono certamente da considerare: la mancanza di prospettive concrete di carriera, le retribuzioni (un infermiere con meno di 5 anni di esperienza guadagna in Italia tra i 27.000 e 35.000 euro lordi all’anno ), i carichi di lavoro eccessivi, la difficoltà di conciliare vita lavorativa e familiare, lo scarso riconoscimento sociale e le limitazioni ancora forti dell’esercizio libero professionale.  Nonostante questo la Federazione spiega come il numero complessivo di laureati in Infermieristica sia cresciuto negli anni: se nel 2004 erano 8.866, a distanza di vent’anni nel 2024, sono saliti a quota 11.404 (+28,6%), con una previsione a 14.500 nel 2027. Cifre che non bastano però a fare turn over posto che in pensione ogni anno vanno 25 mila infermieri senior. 

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9 settembre 2025