I residenti della frazione di Capua, Sant’Angelo in Formis, lanciano l’allarme per la possibile carenza di medici di base nella frazione. Uno storico professionista è infatti prossimo alla pensione e, in assenza di una rapida sostituzione da parte dell’Asl competente, l’intera comunità si ritroverebbe con un solo medico per far fronte alle esigenze non solo dei residenti locali, ma anche di una parte dell’utenza capuana.

La preoccupazione è forte, tanto che in molti si sono rivolti alla consigliera comunale di minoranza Carmela Ragozzino, che ha già sollecitato un intervento immediato: “Ci sono famiglie che rischiano di non avere più l’assistenza sanitaria – ha dichiarato – tra queste ci sono anziani e persone con disabilità che non possono restare senza cure. L’Azienda sanitaria dovrà garantire un altro medico di base. L’opposizione di centrodestra si impegnerà perché questo avvenga”.

Le parole della consigliera hanno trovato ampio sostegno tra i cittadini, che chiedono un impegno corale delle istituzioni per scongiurare una drastica riduzione dei servizi sanitari. In una realtà come Sant’Angelo in Formis, caratterizzata da una significativa presenza di persone anziane, il medico di base rappresenta non solo un presidio clinico, ma anche un punto di riferimento umano e di continuità di cura.

La questione si inserisce in un problema più ampio che riguarda diverse zone d’Italia, soprattutto le frazioni e i piccoli centri di provincia, dove il pensionamento di numerosi professionisti non viene compensato da nuove assegnazioni. Il risultato è un vuoto che costringe i cittadini a rivolgersi a studi lontani o a un pronto soccorso già in affanno.

A Sant’Angelo in Formis, il timore concreto è che l’assenza di un ricambio immediato si traduca in disagi quotidiani: tempi più lunghi per ottenere prescrizioni, difficoltà nell’accesso a visite specialistiche e un generale senso di abbandono.