La costruzione colpita stava ospitando, tutti insieme sembra, proprio gli obiettivi di Israele: Khalil al-Hayya, Khaled Mashaal, Muhammad Darwish, Razi Hamad e Izzat al-Rishq, riuniti forse proprio per discutere l’ultima proposta americana di un accordo globale di cessate il fuoco a Gaza e rilascio degli ostaggi israeliani. Tutta la leadership di Hamas, accusata da Idf e Shin Bet di “aver guidato per anni le attività terroristiche contro Israele e direttamente responsabili del massacro del 7 ottobre”. Hamas, nella prima dichiarazione ufficiale dopo il bombardamento, ha affermato che “il tentativo di Israele di uccidere il team negoziale è fallito: nel raid invece sono rimasti uccisi cinque membri della delegazione”.
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