Nella prima serata Rai 2 di martedì 9 settembre è andata in onda La Notte dei Serpenti, la terza edizione della grande kermesse dedicata alla musica tradizionale e folkloristica abruzzese. Sul palco, a fianco al grande coro folkloristico, numerosi artisti arrivati per celebrare le tradizioni e la storia dell’Abruzzo. Nel corso dell’appassionante concerto dallo Stadio del Mare di Pescara, qualcuno si è fatto notare più di altri. Ecco le nostre pagelle.
Andrea Delogu sempre più brava. Voto: 8
È il secondo anno consecutivo che Andrea Delogu conduce La Notte dei Serpenti, dopo essersi più che allenata sul grande palco del Tim Summer Hits. La rossa più frizzante della televisione italiana si dimostra sempre più brava: conduttrice impeccabile, sa come far brillare i propri ospiti (è l’insegnamento del collega Carlo Conti), ma quando la scena è tutta sua, riesce comunque a tenere alta l’attenzione del pubblico.
Il suo è un percorso professionale che prosegue senza intoppi, prendendosi il tempo della cosiddetta gavetta. E, se continua così, si può star certi che arriverà sempre più in alto.
Anche per quel che riguarda il look, la futura concorrente di Ballando con le Stelle non delude. La chioma è sempre più rossa, suo tratto distintivo. L’abito scelto per la serata abruzzese le sta d’incanto: un azzardo riuscito. Il verde è un colore difficile da portare, ma Delogu indossa con invidiabile nonchalance l’elegante abito da gran sera, caratterizzato da scollo profondo e dettagli gioiello in vita.
Topo Gigio si merita l’Ariston. Fuori classifica
Il vero merito di Lucio Corsi è aver riportato in auge Topo Gigio. È il terzo conduttore di questa serata, e forse il nostro preferito. Cambia d’abito, indossa il costume, canta e recite poesie. Per un attimo sembra di esser tornati bambini, quando si guardava lo Zecchino d’Oro del Mago Zurlì. Una magia. Qui lanciamo un appello: che il Festival di Sanremo 2027 sia condotto da Topo Gigio.
Riccardo Cocciante fa il suo dovere. Voto: 6
Il primo big ad aprire il concertone de La Notte dei Serpenti è Riccardo Cocciante. Vestito come sempre in total black, saluta e si siede al piano. Fa cantare tutte le oltre 30mila persone presenti in piazza, dalla prima all’ultima canzone, e poi se ne va. Minimo sforzo, massima resa. Un 6 politico è il voto più adatto.
Elettra Lamborghini ruba la scena. Voto: 9
Elettra Lamborghini non sa cantare, ma non importa. Fare la cantante per lei è uno scherzo e ci piace per questo. Perché non si prende mai sul serio, ride di sé stessa e ad ascoltarla non si riesce a trattenere un sorriso. Arriva a Pescara con un outfit da cartone animato, un abito rosa shocking in seta circondato da lunghe piume cangianti. In testa una coroncina di brillanti. Anche lei, come Cocciante, invita il pubblico a cantare – e ballare – e la piazza le sta dietro. Poi si cimenta in un delizioso siparietto con Topo Gigio (senza arrabbiarsi come Lucio Corsi) e il nostro appello si amplia: che il Topo sia conduttore e Elettra la sua valletta. Noi, nel frattempo, le diamo un meritatissimo distinto.
Enrico Melozzi diventa anche conduttore. Voto: 9
Lo conosciamo come direttore d’orchestra di Sanremo, il più scatenato e ribelle che si sia mai visto. Per La Notte dei Serpenti, Enrico Melozzi diventa anche conduttore, irresistibile spalla di Andrea Delogu. Quello del presentatore non è il suo lavoro, eppure il direttore mostra sul palco il savoir-faire dei professionisti più navigati. È sciolto, nella parlantina e nei movimenti, sa come tenere sempre alto il ritmo e non ha alcuna paura di giocare con i propri ospiti. Per poi tornare subito serissimo e attento quando arriva il momento di rivolgere lo sguardo alla sua orchestra. A Pescara offre anche un’emozionante esibizione canora, suonando la chitarra e rivelando una voce da chi nella musica ci è nato e cresciuto. Se non gli diamo un 10 è soltanto per il discutibile taglio di capelli.
Paola Turci, il canto per i bambini in guerra. Voto: 8
Paola Turci è una vera artista,di quelle per cui il messaggio conta più del clamore e che non ha mai tradito sé stessa per vendere qualche copia in più. In questo momento così difficile per l’umanità, la cantautrice porta sul palco di Pescara Bambini, brano dedicato alle innocenti vittime delle guerre, a cui augura di poter tornare un giorno a sorridere.
Per l’occasione rielabora il testo in dialetto abruzzese e lo canta insieme alle 600 voci del coro folkloristico. Il risultato è uno dei momenti più emozionanti della serata.