Pippo Baudo, scomparso lo scorso 16 agosto a Roma, ha destinato una quota importante della sua eredità a Dina Minna, la segretaria che per oltre trent’anni è stata al suo fianco nella vita privata e professionale. Come riporta il Messaggero, la decisione è emersa ieri a Bracciano, durante l’apertura del testamento nello studio del notaio Renato Carraffa, alla presenza dei due figli del conduttore, Alessandro e Tiziana, e della stessa Minna. Grande assente all’apertura del testamento, invece, l’avvocato Giorgio Assumma, amico di vecchia data del presentatore. Il patrimonio di Baudo, stimato intorno ai 10 milioni di euro, è stato diviso in tre parti uguali: una a ciascuno dei due figli e una alla collaboratrice che lo ha seguito fin dagli anni Ottanta, gestendo i suoi impegni, filtrando le telefonate e, negli ultimi anni, accompagnandolo nelle terapie e nelle cure mediche.
Con Baudo fino all’ultimo
Minna non è stata solo la segretaria personale di Baudo, ma una figura di famiglia. “Ho perso un padre”, ha dichiarato dopo la sua morte. È stata accanto al conduttore fino all’ultimo respiro e ha organizzato le esequie, dalla camera ardente nella capitale ai funerali a Militello. L’eredità comprende non solo i guadagni accumulati in sessant’anni di carriera – dai cachet milionari per le tredici edizioni del Festival di Sanremo ai contratti televisivi, ai diritti d’immagine e alle campagne pubblicitarie – ma anche diverse attività imprenditoriali e un ampio patrimonio immobiliare: una villa a Fiano Romano, case a Noto e Siracusa, cinque appartamenti a Roma (uno in zona Prati e gli altri in Centro), per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro. La presenza di Minna nel testamento non sorprende chi conosceva il conduttore: il giorno della camera ardente era al fianco della figlia Tiziana ad accogliere il pubblico. Non si esclude, inoltre, che Baudo – noto per la sua generosità e discrezione – abbia previsto donazioni o destinato parte del patrimonio a opere di beneficenza.
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