Strade impraticabili e proprietà private allagate nei comuni di San Michele al Tagliamento, Caorle ed Eraclea. È l’esito di un violento acquazzone che si è abbattuto lungo la costa veneziana tra le 2 e le 6 di mercoledì 10 settembre: in questo lasso di tempo, secondo i dati del Consorzio di bonifica Veneto orientale, sono caduti 100-150 millimetri di pioggia. Sono ore di grande lavoro per vigili del fuoco e volontari della protezione civile, supportati dai tecnici comunali, con una ventina di interventi tramite motopompe e idrovore per prosciugare l’acqua.

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Bibione, in particolare, è stata colpita da un evento di portata eccezionale. L’amministrazione comunale di San Michele al Tagliamento comunica che il maltempo ha comportato l’allagamento di un’area molto vasta, interessando quasi tutta la città, in particolare dal centro fino alle zone di Lido del Sole e delle Terme. Difficoltà sono state riscontrate da attività commerciali, alberghi, garage e seminterrati. 

Attualmente in quest’area ci sono più di sessanta interventi in coda, gestiti dalla protezione civile comunale, dalla polizia locale e dai vigili del fuoco di Venezia. La cittadinanza è invitata a non sostare, nelle fasi culminanti del maltempo, nelle vicinanze dei corsi d’acqua o nei locali interrati. Nella zona costiera in caso di venti forti si associa il rischio mareggiata, perciò è sconsigliato uscire in barca.

La mappa delle precipitazioni del 10 settembre

Il Comune di Venezia ha invece annunciato l’attivazione del Mose per proteggere la città dall’acqua alta. Il Centro maree ha infatti comunicato una previsione di 105 centimetri in mare alle ore 13.05 di mercoledì 10 settembre.

«Ringrazio tutti gli uomini della nostra protezione civile e dei vigili del fuoco che stanno operando da stanotte per riportare la situazione alla normalità», ha dichiarato il presidente della Regione, Luca Zaia, ricordando che il maltempo insisterà sul Veneto fino a stasera, con una fase più intensa tra la mattinata e il tardo pomeriggio di oggi, in particolare sulla zona prealpina e sulla pianura nordorientale. La protezione civile ha dichiarato fino alle 20 la criticità gialla «proprio per questi fenomeni temporaleschi intensi; invito tutti i cittadini, in particolare i residenti nelle aree dichiarate più a rischio, a prestare la massima attenzione».