È allarme sicurezza in Francia per le proteste del movimento “Blocchiamo tutto” – Bloquons tout – in tutto il Paese, già alle prese con una crisi di governo. Sono centinaia e centinaia le azioni previste per la giornata di oggi, 10 settembre, a partire da quelle iniziate in mattinata. Le stime dei servizi di sicurezza parlano di almeno 100mila persone attese in piazza, anche se intorno al primo pomeriggio l’Interno ne contava 29mila. Poco meno di 300 i fermi, di cui 171 a Parigi e dintorni, anche per i tentativi di blocchi del Périphérique, la tangenziale della città. Dalla capitale alle città di provincia si sono registrati tafferugli e incidenti fra polizia e manifestanti, nessuno grave. Il ministro degli Interni uscente Bruno Retailleau sposa la linea della “tolleranza zero”: 80mila i poliziotti schierati, di cui 6mila a Parigi. Il presidente Emmanuel Macron ha nominato ieri il nuovo primo ministro Sébastien Lecornu, a solo un giorno dalla sfiducia e le dimissioni di François Bayrou, proprio per non lasciare scoperto il Paese in una giornata così critica.

Proteste in Francia, ultrasinistra ed estrema destra in piazza

Ricalcando i gilet gialli degli scorsi anni, i manifestanti di “Blocchiamo tutto”, movimento nato sui social, si presentano uniti da sentimenti anti-Macron e hanno lanciato “un appello generalizzato con una moltitudine di iniziative”, sia tra le frange dell’ultrasinistra che tra quelle dell’estrema destra, invocando “azioni piuttosto dure”, come ha spiegato il prefetto di polizia della capitale, Laurent Nuñez.

Tensioni alla Gare du Nord di Parigi

Oltre ai blocchi e alle manifestazioni, da subito il livello di guardia si è alzato per il rischio di sabotaggi alle infrastrutture, come quelli che paralizzarono il sistema ferroviario nel giorno dell’apertura dei Giochi Olimpici di Paris 2024. I manifestanti hanno infatti tentato l’assalto alla Gare du Nord di Parigi, una delle principali stazioni ferroviarie della capitale e snodo cruciale per tutto il Paese, ma sono stati respinti da uno schieramento di forze dell’ordine in tenuta antisommossa. Durante le proteste dinanzi alla Gare du Nord, anche slogan scanditi in italiano: “Siamo tutti antifascisti”.

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Disagi da Lione alla Bretagna

Erwan Coiffard, portavoce della Gendarmeria Nazionale, a Bfmtv ha parlato di “azioni significative nella regione della Bretagna”. Segnalate auto incendiate e tafferugli tra agenti e manifestanti a Rennes, Nantes, Lione e Tolosa.

Lanci di lacrimogeni davanti ai licei

Si registrano interventi della polizia con lancio di lacrimogeni davanti ad alcuni licei, già diventati tra i punti più caldi della protesta. “Blocchiamo le nostre scuole superiori contro la negazione della democrazia, contro le inaccettabili condizioni di studio, finché non vinceremo la nostra causa”, ha detto il presidente dell’Unione delle scuole superiori a Bfmtv.

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