«Sto cercando di affrontare la situazione come sono abituato a fare, con la consapevolezza che nella vita tutto può accadere, a testa alta, come mi ha insegnato mio padre. Del resto, siamo esseri umani. Non è stato sicuramente bello vedere la propria vita privata sbattuta su tutti i social, soprattutto perché ha provocato non soltanto il mio dolore e questo lo trovo imperdonabile. Comunque ora sto bene». Con queste parole, affifate a a Tv Sorrisi e Canzoni, il cinquantatreenne Raoul Bova ha rotto per la prima volta il silenzio sullo scandalo da cui è stato travolto quest’estate dopo la diffusione dei messaggi inviati alla ventitreenne Martina Ceretti. Nella nuova intervista l’attore ha anche rispedito al mittente le voci secondo cui, dopo la bufera-audio che ha portato alla separazione dalla compagna Rocío Muñoz Morales, non sarebbe tornato sul set di Don Matteo: «Don Massimo si troverà ancora una volta a indagare suo malgrado. Avrà a che fare con un’indagine complicata che lo metterà alla prova non soltanto come prete e guida spirituale, ma anche come uomo: è impossibile separare le due cose, a mio avviso».

A Sorrisi Bova ha anche parlato dei suoi figli. Quattro: Alessandro Leon e Francesco, 25 e 24 anni, nati dal matrimonio con l’ex moglie Chiara Giordano; Luna e Alma, 9 e 6 anni, avute da Rocío Muñoz Morales (che nei giorni scorsi ha chiesto l’affido esclusivo delle due bambine). «Esistono libretti di istruzioni per qualsiasi cosa, ma non per fare i genitori», ha detto il cinquantatreenne. Aggiungendo: «Cerco comunque di essere un padre presente, stare sempre in ascolto e fare del mio meglio. Con Ale e Franci ora ho un rapporto paritario, più adulto e di dialogo. Con Luna e Alma cerco di capire le loro esigenze, a volte solo guardandole. Sono piccole ed è necessario prestare più attenzione, osservare i loro comportamenti. I miei quattro figli hanno età e caratteri diversi e io cerco di fare ogni giorno del mio meglio».

Concentrato sui figli e sul lavoro (dal 17 settembre sarà su Raiuno Buongiorno mamma 3), Bova va avanti «a testa alta». E ora sarebbe pronto a raccontarsi anche in tv. Secondo Dagospia l’attore avrebbe scelto lo studio di Verissimo per parlare della bufera che l’ha travolto da quando gli audio privati inviati a Ceretti sono stati diffusi da Fabrizio Corona nel podcast Falsissimo. Una telenovela con risvolti giudiziari – sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta per tentata estorsione – a cui si aggiungono di continuo nuovi capitoli.

A inizio agosto, per dire, i legali di Bova, «per stoppare la diffusione dell’audio», hanno depositato presso l’Ufficio Italiano Brevetti alcune frasi presenti negli ormai celebri vocali WhatsApp. Due le domande presentate: una per la frase «Buongiorno essere speciale, dal sorriso meraviglioso e dagli occhi spaccanti», l’altra per l’espressione «occhi spaccanti» diventata, sui social, un tormentone declinato in video, meme e post ironici. «Tutto l’incartamento è ora al vaglio dell’ufficio Brevetti», ha spiegato Annamaria Bernardini De Pace, ex suocera e legale di Bova. «Ci vorranno alcune settimane, ma se otterremo il via libera quelle frasi non potranno essere utilizzate senza il permesso di Raoul altrimenti si andrà incontro a sanzioni». Gli avvocati dell’attore, insomma, puntano a frenare la circolazione degli audio finiti al centro dello scandalo.

Uno scandalo a cui ha fatto riferimento, di recente, anche Rocío. L’attrice, ricomparsa in pubblico al Filming Italy Venice Award, evento collaterale della 82esima Mostra del Cinema di Venezia, intercettata dai cronisti ha dichiarato: «Sto bene, sono serena, sono tranquilla. Perché, non si vede?». Poi, parlando ai giornalisti del premio che ha ricevuto per il suo lavoro a teatro, ha indirettamente spiegato il momento che sta attraversando: «Il teatro mi ha consentito di vivere una realtà più bella di quella che stavo vivendo io (…) Mi sono convinta che bellezza e giustizia non vadano mai separate. Quando ti senti più fragile scopri di avere una forza incredibile, una forza che non credevi di avere. Sono una donna coraggiosa».