Questo appartamento in via Gluck a Milano celebra il vivere contemporaneo.
Circa sessant’anni fa, una canzone cambiava per sempre la storia della musica italiana: Il ragazzo della via Gluck di Adriano Celentano. Un brano autobiografico che raccontava di un ragazzo cresciuto proprio qui, al civico 14, in quella che allora era una strada periferica. All’epoca nessuno avrebbe immaginato che quel nome, “via Gluck”, sarebbe diventato un simbolo popolare e culturale, cantato e riconosciuto da generazioni. Oggi, quel quartiere ha cambiato pelle: dove un tempo c’erano prati e orti, ora sorgono case, giardini interni e spazi pensati per la vita urbana contemporanea.
In primo piano Emma, l’amato beagle. A terra, il pavimento Ceramica Bardelli, Collezione Monoscopio e applique vintage Flos Foglio da parete. Porta Rasomuro Barausse con maniglia Olivari Lama di Gio Ponti. La libreria su misura Pezzini è arricchita con il vaso giallo Venini e oggetti della collezione privata.Foto di Davide Galli.
Ed è proprio in questa via “cantata” che prende vita Casa FEMN. Qui una giovane coppia, insieme al loro inseparabile beagle, ha scelto di trasformare 97 metri quadrati in un piccolo manifesto di accoglienza, un appartamento a via Gluck a Milano. Il progetto firmato Studiocarta parte da un gesto simbolico: all’ingresso, la cucina con isola, che non è solo un luogo dove cucinare, ma un palcoscenico domestico dove nascono brindisi improvvisati, risate e lunghe chiacchiere con gli amici.