La sfida è in programma il 12 e il 13 settembre ad Halifax. Autorità locali e agenzie di sicurezza nazionali: “Alto rischio di significative interruzioni durante l’evento”

Lorenzo Topello

10 settembre – 13:04 – MILANO

Non ci sarà il pubblico in casa del Canada per la sfida di Coppa Davis contro Israele. Lo ha annunciato la federazione del Paese nordamericano, Tennis Canada, “in seguito a preoccupazioni crescenti per la sicurezza” e in accordo con l’ITF. La sfida è in programma il 12 e il 13 settembre ad Halifax e mette in palio per le due nazionali la possibilità di proseguire nel cammino di qualificazione verso le Finals 2026 (che si terranno in Italia a partire da questa edizione e fino al 2027). 

RISCHIO DI INTERRUZIONI—  

Sarà un weekend intenso per i confronti di Coppa Davis, ma ad Halifax si giocherà a porte chiuse. Secondo quanto riportato da Tennis Canada, le autorità locali insieme alle agenzie di sicurezza nazionali hanno reso note informazioni che evidenziavano “un alto rischio di significative interruzioni durante l’evento”. Il Ceo della federazione tennistica canadese Gavin Ziv, ha dichiarato: “Al centro di questa decisione difficile c’è la responsabilità di proteggere le persone e allo stesso tempo dover garantire lo svolgimento dell’incontro”. 

E L’ITALIA ASPETTA—  

Quella riguardo a Canada-Israele, secondo Gavin Ziv, “è stata una scelta deludente, giocare senza spettatori era l’unico modo per salvaguardare tutti e permettere che la sfida si tenesse regolarmente ad Halifax. Non vediamo l’ora di tornare in futuro in New Scotland con la squadra canadese per coinvolgere i tifosi locali”. Il Canada confida di tornare alla vittoria dopo l’amaro ko di febbraio con l’Ungheria: i magiari si sono imposti 3-2. Niente da fare nel primo turno invernale anche per Israele, battuto 3-1 dalla Germania. Le due nazionali si sfidano per un posto nella Davis dell’anno prossimo, mentre le big che hanno vinto nel turno invernale si giocano la qualificazione per l’edizione 2025: per le Finals di Bologna (dal 18 al 23 novembre) ci sono ancora sette posti da assegnare. L’unica nazionale già qualificata? L’Italia, padrona di casa e detentrice del trofeo.