Una lettera davvero commovente che ha toccato il cuore della cantante Fiorella Mannoia. Quest’ultima ha pubblicato un post su Facebook in cui ha condiviso quanto le è stato scritto da un papà di una ragazza nel giorno del suo primo giorno di liceo.
La lettera
Ecco il testo integrale della lettera: “Ti scrivo perchè oggi la maggiore delle mie figlie inizia il liceo.Io adesso lo so che se per assurdo tu ti trovassi leggere questa lettera, ti chiederesti per quale ragione lo scrivo a proprio a te.Ma ci arrivo. Intanto diciamo che dentro sento tutto un subbuglio di emozioni. Perchè certe mattine, ancora mi alzo convinto di doverci andare io al liceo. Di avere ancora a che fare con le versioni di latino, col compito in classe di storia e con le entrate tattiche alla seconda ora per evitare l’interrogazione di biologia. Con le traduzioni di tedesco che non c’ho mai capito niente e col panino mangiato di nascosto alla seconda ora. Coi bigliettini passati di nascosto e le infinite discussioni in bagno per decomprimere”.
“E invece adesso questa parte di viaggio tocca a mia figlia. Io l’unica certezza che ho è che stamattina saró li ad accompagnarla. La guarderò entrare con la sua camminata strana che pure in mezzo a chissà che, saprei riconoscerla. E l’unica speranza che ho, è che saró ancora lì all’uscita fra 5 anni con la consapevolezza che la donna che uscirá da scuola tra 5 anni, sarà ben diversa dalla ragazza che accompagneró stamattina. E ci sarò in tutti i giorni di mezzo. Quelli buoni e quelli meno. E ci sono un sacco di cose che vorrei dirle. E mi sono accorto che tutte queste cose stanno dentro la tua canzone ‘In viaggio’. Mi viene il dubbio che tu la canti per mia figlia senza nemmeno sapere che io e lei esistiamo. È da un paio di giorni che la ascolto il loop e mi smuove tutto un magone caldo dentro”.
“Mi pare che si stia imbarcando in un viaggio che è solo suo, al qualeIo posso assistere solo da lontano. E allora se potessi metterle qualcosa nello zainetto metterei proprio alcuni passaggi della tua canzone che trovo stupenda. Mi perdonerai per tutto questo mio dilungarmi. Ma era solo un modo per dirti che questa tua canzone mi ha aiutato a srotolare un pezzo della matassa di emozioni che provo. Mia figlia inizia il liceo. È una tappa importante di questo viaggio che è la paternità. Che va avanti piano piano. Come un treno a vapore. Di stazione un stazione e di porta in porta. Un pezzetto alla volta. Un pugno di parole alla volta. E allora, cara Fiorella non mi resta che ringraziarti per questa canzone. E di augurare a tutti i ragazzi che iniziano questo viaggio di avere sempre il vento dalla loro parte ma soprattutto vele forti quando il vento deciderá di fare i capricci”.
La cantante ha risposto così: “Questi sono i momenti in cui pensi: ‘Sì, ne è valsa la pena’. Grazie per questa commovente lettera. Posso solo dire: Buon viaggio. A tutti e due”.
“Il messaggio didattico deve passare dal cuore”
L’anno scorso, in una puntata del programma “La Fisica dell’Amore“, condotto dal docente e influencer Vincenzo Schettini, volto del progetto editoriale La Fisica Che Ci Piace, è stata ospite la cantante Fiorella Mannoia, che ha parlato della sua esperienza a scuola.
Ecco, intanto, le sue parole sugli insegnanti: “Ho sempre pensato che gli educatori, gli insegnanti, devono sapere, ma soprattutto comunicare. Questa è una dote, un dono. Saper divulgare, spiegare, farsi ascoltare, è un dono che non tutti hanno. Il messaggio didattico passa attraverso il cuore. Tutto deve passare attraverso il cuore”.
“Non sono stata una studentessa modello. In classe non sono mai stata maleducata ma sempre burlona. Non ho mai resistito alla battuta. C’erano professori che non apprezzavano e mi buttavano fuori. Erano esasperati da queste battute continue. Altri invece ridevano a crepapelle. Dipende da chi hai davanti”, ha aggiunto, parlando di lei da studentessa.
“Ho sempre augurato agli studenti di avere almeno un professore che ti cambia la vita, ce n’è sempre uno che ti cambia la vita. Io avevo una professoressa di italiano che mi dispiaceva deludere. Quando non ero preparata vedere la delusione dei suoi occhi mi faceva male. Penso che ognuno di noi deve avere un docente nel cuore. Chi ha la fortuna di avere come insegnante Vincenzo sa di cosa parlo. Io mi sono rifatta in seguito”, ha continuato.