L’influente volto della destra e direttore esecutivo di “Turning Point Usa” (Tpusa) era stato ferito al collo mentre partecipava a un incontro alla Utah Valley University. Secondo il “New York Times” una persona era stata fermata ma non è il responsabile dell’attacco. “La polizia sta ancora indagando”, ha fatto sapere un portavoce dell’università spiegando che al momento nessuno è in custodia
Charlie Kirk, influente attivista di destra e direttore esecutivo di “Turning Point Usa” (Tpusa), è morto dopo essere stato gravemente ferito mentre partecipava a un evento alla Utah Valley University. Kirk stava tenendo una presentazione quando è stato colpito al collo da un proiettile. Un alert della Utah Valley University aveva inizialmente riferito di un sospettato in custodia, ma secondo il New York Times non si tratta del responsabile degli spari. “Il sospettato non è in custodia. La polizia sta ancora indagando. Il campus rimarrà chiuso per il resto della giornata”, ha fatto sapere un portavoce dell’università.
Le ricerche del presunto killer, secondo i media Usa, sono ancora in corso e la polizia non ha ancora dichiarato la scena sicura per il pubblico. L’ateneo ha chiesto a coloro che sono ancora nel campus di “restare al sicuro finché gli agenti non potranno scortarli fuori”. La polizia della Uvu ha dichiarato che sta attualmente procedendo “da un edificio all’altro” per effettuare l’evacuazione.
Il video
In un video di 5 secondo postato su X si vede il momento in cui Kirk viene ferito al collo da colpi di arma da fuoco. L’attivista, seduto, aveva appena pronunciato le parole “la violenza delle gang” quando è stato visto piegarsi e andare all’indietro, mentre del sangue ha cominciato a sgorgare dalla ferita.
Le parole di Donald Trump
È stato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ad annunciare su Truth la morte di Kirk: “Il grande, e persino leggendario, Charlie Kirk è morto. Nessuno ha capito o posseduto il cuore dei giovani negli Stati Uniti d’America meglio di Charlie”. “Era amato e ammirato da tutti, soprattutto da me, e ora non è più con noi”, ha aggiunto Trump. “Le condoglianze mie e di Melania vanno alla sua bellissima moglie Erika e alla sua famiglia. Charlie, ti vogliamo bene”.
Il presidente Usa ha ordinato di esporre le bandiere a mezz’asta in tutto il Paese fino a domenica. “In onore di Charlie Kirk, un vero grande patriota americano, ordino che tutte le bandiere americane degli Stati Uniti siano ammainate a mezz’asta fino alle 18 di domenica”, ha annunciato sul suo social.
Anche l’ex presidente Joe Biden ha voluto lasciare un messaggio di cordoglio su X: “Non c’è posto nel nostro Paese per questo tipo di violenza. Deve finire ora. Jill e io preghiamo per la famiglia e i cari di Charlie Kirk”.

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Chi era Charlie Kirk
Charlie Kirk, 31 anni, di Arlington Heights, Illinois, era una star dei social, con più di sette milioni di follower su Instagram, autore e conduttore radiofonico statunitense molto amato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Kirk era noto soprattutto come fondatore e presidente di “Turning Point Usa”, un’organizzazione studentesca conservatrice che promuove i principi del libero mercato e del governo limitato, presente in oltre 3.500 scuole superiori e università negli Stati Uniti. Dopo aver frequentato brevemente l’Harper College, Kirk ha abbandonato gli studi per dedicarsi all’attivismo politico a tempo pieno, guadagnando considerazione nella galassia trumpiana. Nel 2019, ha istituito “Turning Point Action”, braccio politico dell’organizzazione, e successivamente ha creato “Turning Point Faith” per mobilitare le comunità religiose su temi conservatori. Era anche conduttore di The Charlie Kirk Show, un programma radiofonico conservatore, dove il presidente è andato più volte come ospite. Complottista novax, negazionista del cambiamento climatico, antiabortista, di recente si era schierato contro la concessione dei visti per le persone provenienti dall’India. Kirk ha promosso teorie complottiste come l’idea del “marxismo culturale”, criticata per i suoi contenuti antisemiti. Alla cerimonia di insediamento del tycoon era tra gli ospiti d’onore nella Rotunda del Capitol.

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Charlie Kirk qualche secondo prima di essere colpito – ©Ansa
Kirk in tour scortato da sicurezza privata
L’intervento di Kirk alla Utah Valley University era la prima di 15 tappe del tour “American Comeback” della sua organizzazione Turning Poit Usa. Kirk viaggiava con un contingente di sicurezza privata, ha raccontato alla Cnn un collaboratore di Turning Point Usa, sia che parlasse a grandi raduni come quello di oggi a Orem, nello Utah, sia a eventi più piccoli. L’assistente ha affermato che la polizia universitaria e le autorità locali avevano contribuito a garantire la sicurezza alla manifestazione che ha attirato una folla di migliaia di persone al Courtyard della Utah Valley University. Negli ultimi anni, Kirk ha fatto delle tappe nei campus universitari un punto centrale del suo messaggio, incoraggiando gli studenti e il pubblico in generale a porgli domande direttamente in confronti in stile dibattito. I video di quelle sessioni di domande e risposte sono diventati popolari su YouTube, con alcuni che hanno raccolto milioni di visualizzazioni. Al momento della sparatoria, Kirk era seduto a quello che lui stessa chiama “Prove Me Wrong Table”, il “tavolo per dimostrare che mi sbaglio”, dove risponde alle domande del pubblico che non la pensa come lui. Il tour avrebbe dovuto fare tappa in diversi altri Stati tra cui Colorado, Minnesota, Virginia e Montana.
L ‘organizzazione dell’influencer, Turning Point USA, ha annunciato la sua morte in una nota ai
dipendenti e ai suo sostenitori. “E’ con il cuore pesante che noi, il team dirigenziale di Turning Point USA, vi scriviamo per informarvi che questo pomeriggio, Charlie ha raggiunto la sua ricompensa eterna con Gesù Cristo in Paradiso”, si legge nella nota condivisa con la Cnn da un funzionario dell’organizzazione stessa.

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Le reazioni
La moglie e i due figli del giovane attivista di destra Charlie Kirk erano con lui nel campus universitario nello Utah quando ha subito l’attentato mortale, stando a quanto riferito da un senatore. “Pregate per Kirk, sua moglie Erika, i loro due figli e tutti coloro che erano presenti alla Utah Valley University”, ha scritto su X il senatore dell’Oklahoma Markwayne Mullin, citato anche dalla Bbc.
“Ancora una volta, un proiettile ha messo a tacere il più eloquente narratore di verità di un’epoca. Il mio caro amico Charlie Kirk è stato l’implacabile e coraggioso crociato del nostro Paese per la libertà di parola. Preghiamo per Erika e i bambini. Charlie è già in paradiso con gli angeli. Chiediamo le sue preghiere per il nostro Paese”, si legge sul profilo X di Robert Kennedy jr, segretario alla Salute degli Stati Uniti.
“Sconvolge la notizia dell’uccisione di Charlie Kirk, giovane e seguito attivista repubblicano. Un omicidio atroce, una ferita profonda per la democrazia e per chi crede nella libertà. Il mio cordoglio alla sua famiglia, ai suoi cari e alla comunità conservatrice americana”. Cosi’ sui social il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“Charlie Kirk aveva solo 31 anni. Un marito, un genitore di due bambini, un uomo devoto alla propria famiglia e al proprio Paese, orgoglioso sostenitore della Libertà. È stato ucciso durante un incontro pubblico, mentre difendeva le proprie idee. È terribile: non si può morire in questo modo. Una preghiera per lui e un commosso abbraccio alla sua famiglia”. Lo scrive su X il vice premier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
“Sconvolti dall’assassinio assolutamente orribile di Charlie Kirk avvenuto oggi nello Utah. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolti a sua moglie e ai suoi figli piccoli, che sono stati il fondamento della sua vita. Che trovino la forza e che lui riposi in pace”, ha scritto su X la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.
“Charlie Kirk è stato assassinato per aver detto la verità e difeso la libertà. Un amico coraggioso di Israele, ha combattuto le menzogne e si è battuto a favore della civiltà giudaico-cristiana”. Sono le condoglianze arrivate dal premier israeliano, Benjamin Netanyahu, su X. “Ho parlato con lui solo due settimane fa e l’ho invitato in Israele. Purtroppo, quella visita non avrà luogo”, si legge nel post, “abbiamo perso un essere umano incredibile. Il suo sconfinato orgoglio per l’America e la sua coraggiosa fede nella libertà di parola lasceranno un segno duraturo. Riposa in pace, Charlie Kirk”.
“Charlie Kirk, un influente attivista di destra americano, è stato vittima di un attentato durante una manifestazione. La retorica disumanizzante e l’intolleranza della sinistra alimentano la violenza politica. Nessuno può ignorare questo veleno che sta divorando le nostre società democratiche”, ha scritto su X Jordan Bardella, presidente del Rassemblement National e capo delegazione dei Patrioti europei.
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