Alice Valeria Oliveri presenta il suo libro Una cosa stupida (Mondadori, 2025).
In dialogo con Sofia Torre.

IL LIBRO

Sulla soglia dell’età adulta, Adriana Franco si ritrova senza punti di riferimento. Catapultata in una città in cui sente di essere un’ospite sgradita, è distante anni luce dal suo passato, dai suoi amici e da suo padre, con cui condivide il talento per la musica pur vivendolo in modo opposto al suo. Scrive per “Brush”, rivista patinata che nasconde dietro dirompenti pezzi d’opinione marchette alle case discografiche e ai brand. Tutto le sembra falso, superficiale: anche quel lavoro apparentemente così “cool” e invidiabile le basta a malapena per una stanza in condivisione e la spesa all’Esselunga. Giorno dopo giorno, la ragazza cova una rabbia pronta a deflagrare. Fino a un gesto estremo. Perché quando niente intorno ha più senso, non resta che fare una cosa stupida. Il nuovo romanzo di Alice Valeria Oliveri è il diario di una disillusione, un racconto acuminato – come la voce della sua protagonista – sui compromessi di una generazione che è cresciuta con la pubblicità, nell’inganno di un futuro che per molti è rimasto solo dentro a uno schermo.
Alice Valeria Oliveri, nata a Catania nel 1992, è autrice e giornalista. Dal 2014 scrive di cinema, tv, musica e attualità collaborando con diverse riviste sia in qualità di redattrice sia da freelance. Come autrice scrive format video e podcast. Con il suo romanzo d’esordio, Sabato champagne, ha vinto il premio Viareggio-Rèpaci Opera Prima.

Sofia Torre si occupa principalmente di gender e porn studies, ma scrive anche di precariato, movimenti sociali e altre cose. Collabora regolarmente con Snaporaz e il Tascabile ma ha scritto anche su il manifesto, L’indiscreto, The Vision, menelique, Wired, Not e altre riviste, occupandosi in prevalenza di gender e porn studies, precariato e società.