“Il 40% della mortalità generale è legata a fattori comportamentali. Per questo la prevenzione è la vera frontiera su cui dobbiamo investire”. Con queste parole il professor Mario Braga, ordinario di igiene ed epidemiologia clinica all’Università degli Studi di Ferrara, ha aperto il suo intervento alla Convention Donne Protagoniste in Sanità, la due giorni sui grandi temi della salute al femminile in corso a Firenze al Fuligno Montedomini.
Braga ha ricordato che i consumi voluttuari come fumo e alcol, gli stili di vita scorretti e la scarsa adesione a screening e vaccinazioni incidono in maniera determinante sulla salute della popolazione. “La prevenzione – ha evidenziato – deve essere intesa in ottica life course, cioè lungo tutto l’arco della vita di una persona e di una comunità, e non può limitarsi al singolo individuo: è necessario un approccio sinergico e coordinato che agisca anche sull’ambiente e sul mondo animale, in linea con la strategia One Health”.
“Muoversi in anticipo ed adottare stili di vita appropriati – ha proseguito Braga – sono due concetti che rappresentano il cuore della medicina moderna, e sono particolarmente rilevanti per la salute femminile che presenta specificità uniche in ogni fase della vita. L’approccio “One Health” sottolinea l’interconnessione fondamentale tra salute umana, animale e ambientale. L’obiettivo è promuovere stili di vita sani e strategie preventive rigorosamente evidence-based”.
Braga ha concluso ribadendo l’importanza dei dati per guidare conoscenza e decisioni: “Serve un modello data driven One Health capace di trasformare la prevenzione in una politica sanitaria solida, scientificamente fondata e sostenibile”.