Ha aperto le danze la scorsa domenica il GP Industria e Artigianato di Larciano vinto da Isaac Del Toro, ma il calendario delle prove è ancora lungo. Ma soprattutto è succoso come non mai quest’anno. Da Peccioli, Coppa Sabatini, di domani alla Veneto Classic, andiamo a conoscere queste gare che infiammeranno il nostro autunno a pedali. E magari cerchiamo di capire chi potranno essere i protagonisti.
Il calendario italiano offre infatti ben 14 appuntamenti, un vero e proprio festival delle corse che si snoda dal Nord a Centro-Sud, tra Toscana, Emilia, Lombardia, Abruzzo, Veneto e Piemonte. Un’occasione imperdibile per i tifosi, che potranno seguire da vicino i propri beniamini. E crediamo anche per i corridori, che avranno davanti un mix di storia, tradizione e nuove sfide capaci di disegnare l’ultima parte di stagione.
Del Toro sfreccia a Pontedera dopo un assolo di circa 25 km. Mette a segno la sua 10ª vittoria stagionale e l’82ª per la UAE
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Dalle toscane al Matteotti
Questo ricco calendario italiano è ripartito oggi con il Giro di Toscana – Memorial Alfredo Martini, a Pontedera dove ha vinto, di nuovo, Isaac Del Toro. A lungo nel finale c’è stato un testa a testa con Richard Carapaz: sembrava di rivederli sul Colle delle Finestre… ma in pianura.
C’è poi la Coppa Sabatini, in programma domani 11 settembre a Peccioli, in provincia di Pisa. Una gara storica che si corre sulle colline pisane, caratterizzata da continui saliscendi e un circuito finale impegnativo, che negli ultimi anni ha spesso premiato corridori veloci ma resistenti. Un percorso bellissimo, che più di qualcuno ha definito degno di un campionato mondiale.
Nel 2024 il successo è andato a Marc Hirschi, capace di precedere in uno sprint ristretto un gruppo di scalatori-velocisti. Quest’anno ci si attende un altro duello tra uomini da classiche e Hirschi ci sarà, così come Del Toro. Stavolta i due non sono più compagni di squadra…
Due giorni più tardi si scenderà a Cesenatico, gara sempre firmata dal GS Emilia, per il Memorial Marco Pantani. Qui il percorso ricorda il territorio amato dal “Pirata”: dalle strade dell’entroterra romagnolo fino al traguardo sul lungomare. Il tracciato prevede diversi strappi, capaci di selezionare il gruppo e di favorire un arrivo ridotto. Il campione uscente è, manco a dirlo, Hirschi. Grande attesa e curiosità per vedere in gruppo tra i grandi Lorenzo Finn.
Questo trittico di metà settembre si chiude il 14 con il Trofeo Matteotti, che si corre a Pescara. E’ una delle gare più antiche d’Italia, nata nel 1945 in memoria del politico Giacomo Matteotti e nell’albo d’oro figura persino Gino Bartali. Il percorso è mosso e selettivo, con un circuito cittadino da ripetere più volte che non lascia respiro ai corridori. Nel 2024 il vincitore è stato il venezuelano Aular, stavolta il parterre è sempre di livello, ma anche ricchissimo di giovani.
Tadej Pogacar conquista l’Emilia 2024 con una fuga solitaria di 38 chilometri sotto la pioggia
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Tra Romagna ed Emilia
Dopo qualche giorno di pausa il calendario riprende il 21 settembre con il Giro della Romagna, la cui organizzazione è firmata da ExtraGiro, con arrivo a Castrocaro Terme. Un pregio di questa gara è il suo circuito finale da ripetere ben 8 volte: una verra manna per i tifosi che avranno tante occasioni per vedere i campioni da vicino. I trampolini di lancio sono due: Le Volture e lo strappo di Via del Tesoro con punte oltre il 10 per cento.
Il 4 ottobre si corre invece il Giro dell’Emilia, una delle classiche più prestigiose d’autunno e più antiche del mondo: la prima edizione risale al 1909.
Il tracciato ha come punto iconico la salita al San Luca, da ripetere più volte prima dell’arrivo. E’ uno sforzo breve ma durissimo, che richiama grandi nomi e che ha visto negli anni trionfare campioni del calibro di Roglic, Nibali, Ulissi. Nel 2024, freschissimo di maglia iridata fu un certo Tadej Pogacar che mostrò tutta la sua forza con una facilità disarmante. Quest’anno tra i più attesi al via, per ora, figurano Florian Lipowitz e la maglia rosa Simon Yates.
Speriamo che questo calendario d’autunno non celi sorprese negative come lo stop della Tre Valli Varesine dell’anno scorso
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Trittico lombardo e Gran Piemonte
Il mese di ottobre prosegue con il mitico Trittico Lombardo, che racchiude tre gare storiche: Coppa Agostoni, Coppa Bernocchi e Tre Valli Varesine.
Il 5 ottobre si corre la Coppa Agostoni a Lissone, caratterizzata dal circuito dei colli brianzoli, con strappi brevi ma intensi. Nel 2024 ha vinto Hirschi, che ha battuto allo sprint un gruppo selezionato. Il giorno dopo tocca alla Coppa Bernocchi di Legnano, che tradizionalmente favorisce corridori veloci ma resistenti: lo scorso anno si è imposto Stan Van Tricht con un’azione da lontano assieme ad un drappello. Il trittico si conclude il 7 ottobre con le Tre Valli Varesine, il cui percorso è il più tecnico e duro delle tre gare. Qui vince sempre un corridore di fondo, se non proprio scalatore, comunque un atleta che sa andare forte quando la strada sale. Il vincitore manca dal 2023 (Van Wilder) perché l’anno scorso la gara fu cancellata dopo aver percorso circa 50 chilometri a causa della pioggia fortissima.
Il 9 ottobre si corre il Gran Piemonte, prova firmata da RCS e tradizionale appuntamento che cambia percorso quasi ogni anno, offrendo sempre variabili interessanti. Lo scorso anno a Borgomanero si impose Neilson Powless. E’ questo il preludio al Lombardia, anche se poi i super favoriti preferiscono riposarsi.
Da Larciano a Bassano del Grappa un mese e mezzo di grande ciclismo. Categorie: la più importante è il WT, poi le gare 1.Pro e infine le 1.1
Lombardia, l’ultimo Monumento
L’11 ottobre andrà in scena proprio il Giro di Lombardia, la “Classica delle Foglie Morte”, ultima Monumento della stagione e senza dubbio la corsa più prestigiosa di questo lotto.
La partenza sarà da Como e l’arrivo a Bergamo, secondo questa ormai alternanza consolidata. Il tracciato deve essere presentato, ma non dovrebbero mancare passaggi iconici come il Ghisallo e lo strappo di Bergamo Alta. E’ attesa la conferma delle indiscrezioni su alcune varianti di percorso che potrebbero rendere ancora più dura la fase finale.
Il grande favorito non può che essere Tadej Pogacar, vincitore delle ultime quattro edizioni e deciso a calare il tris consecutivo. Ma la concorrenza non mancherà. Ci saranno Evenepoel, Lipowitz e Ciccone che, ci dicono, dopo aver lasciato la classifica alla Vuelta stia pensando forte a questa gara.
Strappi, sterrati e persino pavé: alla Veneto Classic come in una gara del Nord
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Novità Oropa
Il calendario italiano si chiuderà con tre appuntamenti, due quali giovani se non addirittura giovanissimi. Il 12 ottobre debutta infatti il Trofeo Tessile & Moda – Valdengo-Oropa, corsa nuova di zecca fortemente voluta dalla Lega Ciclismo e organizzata dal GS Emilia di Adriano Amici, che porterà i corridori ai piedi del celebre santuario, arrivo iconico già protagonista al Giro d’Italia tante volte, l’ultima delle quali l’anno scorso col suggello di Pogacar.
Il 15 ottobre si correrà il Giro del Veneto, storica classica che negli ultimi anni ha ritrovato spazio nel calendario. Partenza da Vicenza e percorso che alterna pianura e colline, con finale adatto agli scattisti potenti. Manca l’ufficialità ma l’arrivo dovrebbe essere confermato sullo strappo dove è arrivato il Giro quest’anno. Il campione uscente è Corbin Strong, che fece in piccolo quel che ha fatto Pedersen proprio al Giro.
Gran finale il 19 ottobre con la Veneto Classic, la creatura di Filippo Pozzato che in poche edizioni si è già ritagliata uno spazio nel calendario internazionale. L’arrivo è a Bassano del Grappa dopo un finale spettacolare tra muri, strade bianche e salite brevi ma dure ricordano il meglio delle classiche del Nord, adattate al paesaggio veneto.
Nel 2024 vinse Magnus Cort che precedette Gregoire e un lungo manipolo di italiani. Speriamo che stavolta siano i nostri ad alzare le braccia al cielo. Di certo lo faranno i tifosi, che potranno godere di un mese abbondante di grande ciclismo.