Il centrocampista della Roma, dopo essere stato vicino in estate, è ancora l’obiettivo numero uno in casa nerazzurra

Supper a mercato chiuso, l’Inter continua a pensare a come rinforzare la squadra secondo le richieste del nuovo tecnico Chivu. Per questo Manu Koné continua a essere l’obiettivo numero uno per i nerazzurri e per il passaggio al 3-4-2-1 voluto dal tecnico.

“Era solo l’altro ieri, si parlava di un Manu Koné vicino a vestirsi di nerazzurro, ma già adesso il francesone si ritrova lì, sullo stesso palcoscenico illuminato. Anche se il sipario a Roma sembrerebbe calato, nuovi atti della commedia potrebbero andare in scena. Insomma, il nazionale caro a Deschamps, prima o poi, potrebbe riavvicinarsi a quella maglia che era sul punto di indossare: nel frattempo, continuerà a fare le fortune dei giallorossi usciti dai blocchi decisamente meglio dei rivali milanesi”, rivela La Gazzetta dello Sport.

“Il mirino è sempre puntato nella stessa direzione, verso la Capitale: il 24enne Koné ora corre felicemente per Gasperini, ma resta pur sempre il centurione trattenuto ad agosto solo sull’onda della protesta popolare. I numeri, però, sono testardi, come le strettoie del fairplay finanziario. Per questo, non esiste trattativa in uscita che possa essere chiusa definitivamente da un club che ha l’obbligo di trovare una novantina di milioni entro il 30 giugno, in gran parte dal mercato. Lo scenario è arcinoto, ammesso tra i denti dagli stessi dirigenti della Roma, e ovviamente conosciuto in ogni dettaglio dai colleghi nerazzurri. Nella pratica, il centrocampista tanto bramato potrà tornare l’obiettivo primario interista se il club giallorosso dovesse abbassare le vecchie difese”.

“Ben più di Lookman, era Manu l’obiettivo prioritario di Marotta, Ausilio e, soprattutto, Chivu. L’allenatore voleva cambiare l’Inter proprio attraverso un centrocampista di questa taglia, così forte nel fisico e nella tecnica. Non a caso, solo per un mediano di tali rare fattezze, Oaktree aveva acconsentito a una spesa “straordinaria” da oltre 40 milioni, fuori misura rispetto allo standard degli altri colpi. Nonostante l’accordo di Ferragosto sembrasse a un passo, spinto proprio dalla necessità romanista di far cassa, il dietrofront dalla Capitale ha cambiato d’improvviso il quadro di insieme. I dirigenti dei Friedkin hanno per il momento evitato una cessione danarosa (e rimandato l’amaro calice ai mesi successivi), mentre Chivu ha dovuto fare di necessità virtù. Propone il suo calcio diverso da Inzaghi con gli uomini di qualità che, comunque, possiede. Al posto dell’agognato Koné, è arrivato Andy Diouf del Lens, altra mezzala in rosa costata 25 milioni in totale. Seppur di talento, al momento, l’altro francese non può consentire un definitivo passaggio alla mediana a due, per questo ad Appiano intendono usare ancora per un po’ la vecchia rassicurante coperta con i tre centrocampisti”.

“Il progetto di cambiamento nerazzurro urge, guarda al presente, ma si apre anche a scenari di lungo periodo: tra un anno, quando saluteranno tanti “vecchietti” della rosa a partire da Mkhitaryan, chissà che il romeno non possa ritrovarsi col materiale sperato lì in mezzo. Il futuro è una terra inesplorata e inesplorabile, nessuno può sapere dove si spingerà Gasperini che, da Svilar a Soulé, ha pure altri gioielli da sacrificare. Nessuno, però, brilla quanto Koné, sogno interista non di una, bensì di due estati”, chiude il quotidiano.