Con GP de Québec e GP de de Montréal si avvicina la fine della stagione per Wout Van Aert. Le due classiche canadesi saranno infatti la terzultima e la penultima gara del belga in questo 2025, che si chiuderà poi la prossima settimana con la Super 8 Classic, saltando così Mondiali, Europei e le altre corse di fine anno. Per il portacolori della Visma | Lease a Bike è quindi l’occasione per tracciare un bilancio di questa stagione, nella quale ha conquistato due successi (una tappa al Giro d’Italia e una al Tour de France) e, come sempre, molti piazzamenti, ma anche per iniziare a guardare al prossimo anno, mettendo già nel mirino un evento che si terrà proprio in Canada: i Mondiali di Montréal 2026.
“Forse speravo di essere più costante o di ottenere più vittorie – ha ammesso Van Aert a Sporza parlando del suo 2025 – Ma d’altra parte ho vinto gare davvero memorabili. Questo ha compensato ampiamente. Ci sono state gare in cui avrei potuto fare molto di più, ma anche gare in cui quei piazzamenti erano il risultato giusto. Ho raggiunto il livello che speravo, ma ci sono stati altri più bravi di me“.
Il 30enne ha dovuto anche fare i conti nuovamente con qualche problema fisico che lo ha un po’ frenato: “Dopo le classiche, le cose sono diventate più difficili a causa di malattie e piccoli problemi. È diventata una lotta per ottenere risultati. Avrei preferito che fosse andato tutto un po’ più liscio“.
Riguardo al prossimo anno, il programma è ovviamente ancora tutto da decidere, a eccezione di un obiettivo: “Non escludo di partecipare nuovamente a due Grandi Giri. Mi piace la dinamica che prevede nuove opportunità ogni giorno. D’altra parte, ho già in mente i Mondiali di Montréal. Ne terremo conto nella preparazione. I Mondiali avranno un ruolo di primo piano, anche se il percorso deve ancora essere annunciato. Negli ultimi anni ci sono stati molti Mondiali difficili. Non posso saltarli ogni anno”.
Guardando più a breve termine, il belga spera di avere “un inverno migliore” rispetto a quello del 2024: “Non devo dimenticare che l’anno scorso ho iniziato ad allenarmi molto tardi. Ho perso molto tempo ed energie nella riabilitazione dopo la caduta alla Vuelta. Anche se poi raggiungi un buon livello, senti comunque qua e là i dettagli che hai dovuto tralasciare nella preparazione. Penso che sia lì che sta il margine”.
Il classe 1994 inizierà quindi prima la preparazione: “È proprio quello che ho intenzione di fare. La bicicletta resterà ferma per circa 3 o 4 settimane, poi dovremo mettere insieme i pezzi del puzzle“. Un puzzle nel quale potrebbero esserci anche più gare di ciclocross: “Non posso ancora dire molto al riguardo, perché non ne abbiamo ancora parlato. Vorrei tornare ad essere più attivo nel ciclocross. Quando, come e cosa sono tutte domande premature al momento”, ha concluso Van Aert.