Ettore Messina Roster

Ettore Messina, nel corso della conferenza stampa di mercoledì pomeriggio al Forum, ha affrontato diversi temi legati alla costruzione del roster e alla gestione della nuova stagione.

Sul roster

«Abbiamo aggiunto giocatori importanti in ruoli fondamentali, sia giovani che veterani. Speriamo di aver costruito una squadra che possa davvero giocarsela in una stagione così dura.»

Sull’abbondanza di centri

«Dovevamo coprire le spalle di Josh Nebo, che è un valore aggiunto enorme per noi quando sarà al 100%. Lo stiamo gestendo con gradualità, come si è visto anche a Cagliari. Speriamo non abbia più i problemi dello scorso anno. Avere un giocatore come Booker alle sue spalle e anche Bryant Dunston, che ha ancora pallacanestro dentro e una leadership incredibile nello spogliatoio, ci dà garanzie. Siamo contenti di averlo con noi: contro di noi ha sempre fatto ottime partite, quasi autocandidandosi.»

Su Quinn Ellis

«Ellis ha un grandissimo futuro. Ha fatto molto bene e siamo soddisfatti del suo impatto, anche nelle prime uscite a Cagliari. In coppia sia con Mannion che con Lorenzo Brown ha mostrato minuti molto interessanti. Non vogliamo gravarlo di troppe aspettative, ma siamo convinti che possa già incidere in Eurolega quest’anno. Con pazienza lo metteremo nelle condizioni di esprimersi con tranquillità.»

Sulla gestione dei giocatori

«Nelle prime tre settimane abbiamo una marea di trasferte e partite: martedì, giovedì, domenica, a volte persino sabato. È ragionevole pensare a un turnover marcato. Giocatori come Shields, Guduric e Lorenzo Brown potrebbero alternarsi, con due in campo e uno a riposo. Vogliamo anche gestire LeDay, che l’anno scorso è calato fisicamente dopo febbraio, e proteggere Nebo. Non è pensabile che un gruppo ristretto regga un carico simile. Basti guardare agli infortuni diffusi nell’Europeo: il Bayern ha perso Jokubaitis e dovrà fare a meno anche di Voigtmann. Sono esempi che spiegano la necessità di rotazioni ampie.»

Su Lorenzo Brown e il ruolo del play

«Abbiamo rivisto alcuni spezzoni delle sue partite con Baldwin al Maccabi. Non bisogna fossilizzarsi sulle etichette: il playmaker non è più solo chi porta palla dall’inizio. È chi prende decisioni e crea situazioni, che riceva sul primo o sul secondo lato. L’importante è che faccia scelte di qualità. Brown, per esperienza e carisma, è il nostro playmaker titolare, ma non può reggere da solo 70 partite in stagione. Per questo sarà fondamentale che gli altri sappiano sostituirlo e giocare anche accanto a lui.»

Su Armoni Brooks

«Da lui mi aspetto che riparta da dove aveva finito. Deve continuare a darci la qualità che ha già mostrato, magari facendo un ulteriore passo avanti nel gioco a contatto. È tornato fisicamente pronto, ha lavorato bene in estate e ha iniziato con il piede giusto.»

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