Dalila Di Lazzaro innamorata più che mai. La showgirl ha presentato a Caterina Balivo il suo fidanzato, Manuel, con cui sta da molti anni. Inizialmente la loro storia è rimasta un segreto ben custodito perché non volevano che le voci inquinassero il loro amore. Adesso però escono allo scoperto e a La volta buona celebrano il loro amore con poesie, dediche e piani per il futuro.





L’amore con Manuel e il matrimonio


Dalila Di Lazzaro ha iniziato da subito il suo intervento a La volta buona dicendo la sua opinione sul matrimonio. A 72 anni, la showgirl ha le idee molto chiare sul futuro con Manuel Pia con cui sta da oltre 12 anni: «Se ci sono dei figli è giusto che uno si sposi, altrimenti io sono per il “finché l’amore dura va bene”».

Mentre il compagno avrebbe un’idea diversa perché sogna ancora il matrimonio: «Lei è l’unica donna a cui ho fatto la proposta».

Nella storia di Dalila c’è stato un brutto lutto, quello del figlio Christian a soli 22 anni. L’arrivo di Manuel, anni dopo, è stato un vero dono per lei: «È stato mandato da mio figlio. Manuel è un chitarrista e anche mio figlio la suonava, hanno la stessa passione. Vediamo cuori ovunque, sono segnali da parte di Christian».


Sulla differenza d’età – sembrerebbe quasi 30 anni ma non c’è la conferma – Dalila dice: «Manuel è più piccolo di me, ma io mi sento sempre una ragazzina. La nostra storia segreta per tanti anni perché poi la gente parla e il nostro amore diventa una cosa volgare. Dicono che lui se ne approfitta, che io sono rimbambita, che lui mi fa da badante».





La malattia

Dalida Di Lazzaro ha anche mostrato un cerotto di morfina che la aiuta con i dolori. Situato sotto il collo, questo cerotto arriva direttamente dall’America: «Emana morfina dove ho il dolore neuropatico. Purtroppo i nervi non guariscono mai». Ma di cosa soffre la showgirl?  


Ne aveva parlato a Domenica In qualche tempo fa: «Io mi ero rotta l’atlante, un problema cervicale. Sono rimasta a letto undici anni senza mai alzarmi, mai. Neanche per lavarmi». All’epoca il dolore cronico non era riconosciuto come malattia e l’attrice è dovuta volare negli Stati Uniti per ricevere cure adeguate: «È stato un incubo perché poi i medici non mi hanno creduta, all’epoca non si parlava di dolore cronico. Sono dovuta andare in Arizona e sono rimasti stupiti che in Italia non se ne parlasse».




Ultimo aggiornamento: giovedì 11 settembre 2025, 17:13





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