Il nuovo piano di Stellantis verrà presentato nel primo trimestre 2026 e conterrà varie novità, in primis l’abbandono dell’obiettivo di diventare 100% elettrico entro il 2030. Per maggiori dettagli tocca aspettare, ma alcuni spunti li ha dati Antonio Filosa – ceo del Gruppo – nel corso di un intervento all’Autumn Conference 2025 di Kepler Cheuvreux.

Occasione per il successore di Carlos Tavares per fare il punto della situazione, parlando delle prime azioni intraprese per invertire la rotta e riportare in piena salute Stellantis.

Le priorità

Filosa ha indicato 3 priorità: crescita del business, snellire processi e aumentare i profitti. Il tutto ocn una squadra ben più snella rispetto al passato: circa 15 figure a guidare i vari reparti di Stellantis. Il ceo del Gruppo si è poi concentrato sul primo punto, quello più importante, indicando nel lancio di nuovi modelli il primo passo per crescere. L’uovo di Colombo.

<p>Il RAM 1500 con il V8 Hemi</p>

Il RAM 1500 con il V8 Hemi

Foto di: Ram

Un processo partito in Nord America, dove 5 anni fa la quota di mercato di Stellantis era del 12% mentre a fine 2024 è scesa al 7%. Un calo di 5 punti dovuto proprio al taglio del prodotto con l’addio a modelli come Jeep Cherokee e Renegade, Dodge Charger e Challenger, Chrysler 300 e due RAM.

Come invertire la tendenza: dare agli automobilisti ciò che gli automobilisti vogliono. Ecco quindi il ritorno del V8 HEMI (10 dopo l’addio sancito da Tavares), Dodge Charger con il motore 6 cilindri, la nuova Jeep Cherokee e (a breve) il pick-up midsize di RAM.

<p>Dodge Charger Sixpack</p>

Foto di: Dodge

<p>La nuova Jeep Cherokee non arriverà in Europa</p>

La nuova Jeep Cherokee non arriverà in Europa

Foto di: Jeep

Esattamente ciò che accade in Sud America, dove Stellantis è leader del mercato

“Come? Abbiamo le auto che gli automobilisti chiedono, sviluppando modelli e know-how su bisogni clienti”.

Una ricetta semplice, resa anche possibile dai minori paletti politici rispetto all’Europa. Lo stop alla vendita di auto con motori benzina e diesel del 2035 ha sparigliato le carte in tavola, sancendo una crisi che ancora oggi sta bloccando la crescita delle Case nel Vecchio Continente.

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Antonio Filosa

Foto di: Kepler Cheuvreux

Flessibilità

È questa la parola d’ordine che Filosa ha indicato per il mercato europeo. Una flessibilità richiesta non solo da Stellantis ma dall’ACEA (Associazione Costruttori Europei Auto), nella quale il Gruppo è rientrato subito dopo l’addio a Tavares. In quali terminic? In primis sui limiti alle emissioni, in vigore da inizio 2025. Per passare poi alla spinta al mercato.

Facendo eco a quanto detto da Imparato al Salone di Monaco 2025 anche il numero uno di Stellantis ha citato l’alta età media del parco circolante europeo, chiedendo a Bruxelles di far rinascere il segmento delle auto piccole “Il piccolo consuma ed emette meno rispetto al grande”, mettendo poi l’accento su un altro tema dibattuto da tempo: la neutralità tecnologica.