Da arteria stradale a luogo di incontro sicuro e accogliente, dove ammirare le bellezze paesaggistiche. Il margine del paese è rimodellato usando acciaio corten, pietra locale e luce come elementi chiave che reinterpretano il passato, prendendo spunto dalle tombe dei giganti. Il nuovo accoglie chi arriva e diventa un segno di riconoscibilità del paese.
A Siddi, tra le colline della Marmilla, Martino Picchedda ridisegna la soglia di ingresso al paese riqualificando un tratto della principale arteria di ingresso al borgo.
Finanziato dalla Regione Sardegna con il Comune di Siddi, l’intervento affronta le criticità storiche – fondo stradale deteriorato, assenza di marciapiedi e un fossato pericoloso all’incrocio con via Circonvallazione – trasformandole in opportunità. La nuova bitumatura e i marciapiedi, tra cui un muretto a secco ricostruito con pietre locali di basalto e marna, rispondono alla dimensione funzionale e restituiscono sicurezza e dignità alla strada.
Fotografie © Cédric Dasesson
Fotografie © Cédric Dasesson
Ma è nella reinterpretazione del fossato che il progetto rivela la sua profondità: ciò che era un vuoto critico diventa luogo di sosta e contemplazione. Un foglio di acciaio corten, sagomato con precisione, abbraccia il fossato e rievoca la sezione delle tombe dei giganti, straordinari monumenti megalitici che costellano la Sardegna e di cui Siddi conserva un prezioso esempio: “Sa Domu e S’orcu”. «Questo gesto formale non è citazione letterale, ma un’operazione di decostruzione e rilettura archetipica: la curva avvolgente di una tomba nuragica diventa protezione, barriera, ma anche scultura», spiega il progettista in una nota.
«Il corten – materiale vivo, come ricordava Richard Serra, che muta nel tempo e dialoga con i colori della terra, dei campi e degli ulivi – conferisce al luogo una dimensione poetica. La sua ossidazione non è degrado ma maturazione, un processo che lega indissolubilmente l’opera al paesaggio, con variazioni cromatiche che richiamano il rosso dei fiori primaverili, l’ocra del grano, il verde delle chiome e il marrone della terra nuda».
Fotografie © Cédric Dasesson
«L’enfasi sulla potenza evocativa dei materiali e sulla capacità dell’architettura di generare un senso di appartenenza, sono – viene sottolineato nella nota – un chiaro rimando alla lezione di Peter Zumthor. Pietra, corten e luce non sono impiegati come semplici finiture, ma come strumenti per radicare l’opera alla psiche del luogo, affinché risuoni con le memorie collettive di chi abita e attraversa Siddi».
Di giorno, la luce amplifica le variazioni cromatiche del corten; di notte, l’illuminazione integrata trasforma l’area in un landmark accogliente e sicuro. Il totem in corten con l’incisione luminosa “SIDDI” diventa faro urbano e segno identitario, unendo memoria nuragica e contemporaneità in un gesto di benvenuto.
Fotografie © Cédric Dasesson
CREDITI DEL PROGETTO
Luogo: Siddi (SU)
Committente: Comune di Siddi
Progetto cofinanziato da: RAS – Assessorato Lavori Pubblici – LR21 febbraio 2023 n. 1, art. 10, comma 8 interventi nella viabilità di interesse locale e regionale
Progetto: Arch. Martino Picchedda
Direzione Lavori: Arch. Martino Picchedda
RUP: Arch. Salvatore Cadau
Imprese esecutrici
Lavori Edili e stradali: I.C.A. di Attardo Carmelo; FF SERCI s.r.l.; TECNO SIGNAL S.R.L.
Installazioni metalliche: Giovanni Pinna
Dimensione: 200 ml
Data di completamento: 2025
Importo lavori: 225.000 €
Importo complessivo del progetto: 330.000 €
Fotografie: Cédric Dasesson
© RIPRODUZIONE RISERVATA
pubblicato il: 12/09/2025