A partire da questo fine settimana a Misano, in occasione del Gran Premio di San Marino, il Mondiale MotoGP introdurrà un nuovo protocollo pre‑gara per le competizioni domenicali. Durante l’esecuzione dell’inno nazionale del Paese ospitante, i piloti si schiereranno in piedi nella parte anteriore della griglia, proprio come accade da anni in Formula 1.

Finora i piloti della MotoGP sono sempre rimasti nelle rispettive posizioni in griglia: alcuni intenti a seguire le indicazioni dei tecnici, altri concentrati in attesa della partenza. D’ora in poi, invece, il promotore li vuole tutti schierati davanti al maxischermo.

“Ogni volta ci chiedono qualcosa in più. Prima o poi esploderemo”, ha commentato Marc Marquez quando gli è stato chiesto di questa novità, che entrerà in vigore già domenica, in concomitanza con la visita di uno dei massimi dirigenti di Liberty Media, nuova proprietaria della MotoGP, e del pilota McLaren Lando Norris, ospite speciale del marchio che lo sponsorizza.

Marc Marquez, Ducati Team

Marc Marquez, Ducati Team

Foto di: Danilo Di Giovanni / Getty Images

Tornando all’azione in pista, Márquez ha lasciato alle spalle le difficoltà incontrate su un tracciato come quello di Barcellona, non proprio di suo grandimento in termini assoluti, trovando una guida più fluida nelle curve a sinistra di Misano: “Questo è un circuito migliore di Montmeló per il mio stile di guida. Ma lì solo Alex è stato migliore di me”, ha raccontato Marc, riferendosi al vincitore di quella gara, Alex Marquez.

Il weekend non è partito nel migliore dei modi per Marc ma, con il prosieguo della prima giornata in pista, lo spagnolo sembra aver trovato una direzione da seguire, come conferma anche il miglior tempo registrato nel pomeriggio: “Questa mattina ho sofferto. Mi sentivo molto rigido. Poi, nel pomeriggio, ho fatto un reset e ho cambiato il mio stile di guida” ha proseguito il pilota Ducati, che nel FP1 si era fermato al quinto posto.

“Questa mattina lottavo con la moto, ma nel pomeriggio sono stato molto più costante”, tanto da fermare il cronometro su 1’30”480, un tempo che nessuno è riuscito a battere, nemmeno i piloti che si allenano su questo tracciato con continuità, sebbene con le moto stradali che hanno chiaramente riferimenti diversi.

Marc Marquez, Ducati Team

Marc Marquez, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose Photography / LAT Images / via Getty Images

Nonostante il primato, Marquez ha sottolineato che non tutto fosse perfetto, segno che c’è ancora margine di miglioramento. “Qui ho percepito la moto molto più rigida rispetto a Montmeló. Nelle curve veloci la mia fiducia era molto bassa. Poi abbiamo fatto dei progressi, anche se questo mi ha fatto perdere un po’ di grip” ha osservato.

Un grip che, a differenza di quello trovato a Barcellona, favorisce i piloti, perché il livello di aderenza dell’asfalto è decisamente più alto. “L’aderenza è molto buona, ma ci sono tante piccole buche e la moto vibra molto. Ma vibra per tutti”, ha aggiunto il leader del mondiale.

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