Venezia piange la scomparsa di Gian Paolo Mar, 91 anni, architetto, uomo di passione e cultura, che ha saputo coniugare visione e concretezza in una vita interamente dedicata al progetto e alla bellezza.

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Mar è stato uno dei protagonisti dell’architettura veneta dagli anni Sessanta in avanti: lo si ricorda per opere e progetti che hanno segnato il territorio, dagli aeroporti Marco Polo e Canova al Piano regolatore di Cortina e al polo universitario di Ca’ Foscari in via Torino, passando per restauri preziosi come quello dell’isola di Santa Cristina, fino ai piani urbanistici tante città. In totale oltre 2.500 progetti e un’ottantina di piani regolatori.

Fino all’ultimo ha continuato a studiare, a scrivere, a disegnare, a immaginare un futuro migliore per le comunità. Nato a Venezia San Tomà nel 1934, aveva poi stabilito il suo quartier generale a Zelarino. Lascia la moglie Franca dopo 63 anni di matrimonio e le figlie Paola, assessore all’Università del Comune di Venezia, e Giovanna. «Non è stato solo nostro papà. È stato e sarà per tutti l’architetto Mar – ricordano commosse le figlie Paola e Giovanna -. Amava definirsi un “progettista dei sogni”, capace di guardare lontano, senza mai perdere il legame con la realtà e con le persone».

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha espresso a nome della città di Venezia il cordoglio alla famiglia: «Con profonda tristezza ho appreso della scomparsa dell’architetto Gian Paolo Mar, un professionista che ha segnato la storia dell’urbanistica e dell’architettura veneziana e non solo, con passione, visione e coraggio. Come laureato in architettura, sento ancora più forte il valore della sua testimonianza professionale e umana: non ha mai smesso di credere nella forza delle idee e nella possibilità di trasformarle in opere al servizio delle comunità. Con Gian Paolo Mar – ha concluso – perdiamo un maestro, ma resta viva la sua lezione: l’architettura non è solo costruzione, è immaginazione, responsabilità e amore per le persone e per i luoghi».